TIFOSI, Aperte le iscrizioni al viola club Kathmandu
E' in Italia Padre Pius PERUMANA (vice-Vicario Apostolico del Nepal) che, tra un impegno in Vaticano e l’altro, non poteva certo mancare ad un incontro con l’amico ciclo-nauta Marco Banchelli, a Sesto Fiorentino.
Ma come? Invece di essere a votare in Nepal… monarchia, repubblica, democrazia…Le cose proseguono assai meglio, in Nepal. Le elezioni che erano state indette proprio per questi giorni di fine novembre sono state rinviate, certo, ma ci saranno. La strada pare sempre in salita ma la direzione è quella giusta, quantomeno quella che la maggioranza del popolo ha deciso di percorrere. E Padre PIUS, in attesa di un’urna in Himalaya, ne ha approfittato per aggiungere anche il suo nome (ancora mancava!) per l’adesione al Viola Club Kathmandu ! “Ma noi non abbiamo sede in Italia…” - osserva Banchelli – “abbiamo solamente alcuni amici e soci…” Poco male. Massimiliano Soldateschi, che poi sarebbe il tesoriere ufficiale del Viola Club (anche se senza portafoglio!), ha offerto la sua disponibilità: ed è fatta!
E se oltre all’adesione di Padre PIUS iniziasse anche a prenderne altre ?
Per chi non l’avesse capito, il “VCK” è una specie di Viola Club ad “honorem”. Non c’è alcun diritto che i soci abbiano su abbonamenti o biglietti, come del resto non è richiesta loro alcuna quota. E’ nato soprattutto per far arrivare anche attraverso la passione sportiva di un popolo, il loro forte messaggio di Pace, la loro presenza e la loro partecipazione.
E’ dunque divenuto attivo a Sesto Fiorentino, un punto raccolta adesioni
al VIOLA CLUB KATHMANDU, presso il luogo di lavoro di Massimiliano,
la “Copisteria SESTESE” di Via XXIV Maggio tel 055 443732 ,
che potranno essere fatte di persona o per telefono, ma anche attraverso l’indirizzo di posta elettronica violaclub.kathmandu@hotmail.com oppure direttamente a info@055news.it .
Basterà lasciare il proprio nome e cognome, se volete anche la vostra città, per far parte di un Club di tifosi della Fiorentina che come obiettivo principale non ha tanto e “solo” seguire e gioire delle vittorie della propria squadra, ma il sentirsi parte di un gruppo di gente civile che, anche attraverso il calcio e lo sport, vorrebbe contribuire a costruire ed a vivere in un mondo migliore, senza guerre. “In ogni caso” – conclude il “presidente” Banchelli – “con Padre Pius, siamo a 129…”