SIMONI A FV, Marchionni tornerà decisivo
Rinascere. Mica semplice, per un giocatore che attraversa un momento no. Tutt'altro che facile, se anche la squadra è vascello in mezzo alle acque tempestose del campionato. La svolta tattica, dal 4-2-3-1 al 4-3-3, magari potrà aiutare anche gli uomini in difficoltà, oltre che la Fiorentina, a rialzar la testa. Firenzeviola.it è andata ad interpellare in esclusiva uno che di giocatori e numeri se ne intende: Gigi Simoni.
Partiamo dal 4-3-3...
"La interrompo subito. Mica sono un matematico (ride, ndr). Scherzi a parte, ogni giocatore avrebbe il diritto di essere impiegato nel ruolo più giusto ed ogni allenatore dovrebbe fare il massimo per sfruttare al top i giocatori più bravi".
Contano più i valori dei giocatori che gli schemi, dunque.
"E' chiaro. In questo caso, Mihajlovic avrà delle ragioni per cambiare, visto che il sistema di gioco non funziona. Cercherà di impiegare altri uomini adesso, anche se senza Mutu e Jovetic, due giocatori fondamentali, sarà sempre una Fiorentina inferiore a quella coi due fuoriclasse".
Parliamo del tridente viola: Cerci, Marchionni, Santana o Ljajic. Chi, con Gilardino?
"Con Cerci e Marchionni si può fare un bel tridente, con copertura e finalizzazione, anche con una seconda punta dietro. Santana è un giocatore portato a creare occasioni, mentre Ljajic ancora lo posso giudicare male. Marchionni, invece, mi piace da morire...".
E come si spiega questo suo momento di grande difficoltà?
"Intanto sottolineo che un giocatore così farebbe comodo a chiunque. Crea occasioni, fa gol, ha umiltà. Purtroppo nel calcio l'alternanza di rendimento capita soprattutto ai giocatori più offensivi, che senza un giusto sprone non tentano anche i colpi. Molto dipende dall'esser messo o no nelle condizioni di osare e tentare anche i colpi...".