VERONA PER CANCELLARE LA SAMP. MERCATO: DABO PUÒ ARRIVARE. LE MEDIANA RESTA IL REPARTO PIÙ DELICATO. È UNA STAGIONE MOLTO DIFFICILE: SERVE UNA SVOLTA DELLA SOCIETÀ
Il Verona e’ nel mezzo ad un lungo ritiro, la Fiorentina sta nel cuore della palude. Potremmo sintetizzare cosi’ la sfida di domani. Una partita in cui, sia chiaro, rischia piu’ il Verona e questo alla lunga potrebbe essere un vantaggio per i viola. Ma i gialloblu diventano anche il motivo per dimenticare Genova. Marassi e’ stata una tappa sbagliata, ma niente di piu’. Il campionato della Fiorentina non subira’ stravolgimenti dai tre gol blucerchiati. E’ una stagione cosi’, da meta’ classifica, prendiamo le misure a questa realta’. Vivremo di alti e bassi, sara’ essenziale non dare troppo risalto ad una vittoria di prestigio ne’ fare del disfattismo di fronte all’ennesima caduta.
Ecco, allora prendiamo la partita col Verona come la possibilita’ di regalare un sorriso ad una tifoseria, quantomeno nella sua maggioranza - lo dicono i numeri tristi del botteghino e dell’auditel viola - sgonfia come un canotto a fine estate. E non aspettiamoci altro, se non il lavoro di Pioli, teso a valorizzare quei calciatori degni di un futuro a Firenze e a tagliare, dopo il casting del campionato, quelli invece risultati insufficienti, ancorche’ inutili. Stare vicini alla squadra non e’ impossibile: la Fiorentina in campo si spende sempre. Sulla qualita’ si puo’ discutere, sull’impegno no.
Bryan Dabo, classe ‘ 92 del St. Etienne, con un passato a Montpellier, sembra interessare davvero alla Fiorentina. Centrocampista molto fisico, alto poco meno di 190 centimetri, e’ un recuperatore di palloni della mediana. Giocatore normale, ma che potrebbe far comodo ad un reparto delicato che necessita di ricambi. Il mercato viola e’ questo, non sono previsti sussulti. Attenzione magari alle ultime ore delle trattative perche’ Corvino e’ abituato ad operazioni al fotofinish. Come detto, e’ una stagione molto difficile. L’ambiente e’ contaminato da uno stato d’animo di rabbia e pessimismo. Non si scorge un orizzonte, la Fiorentina da’ la sensazione di navigare a vista. La proprieta’ deve uscire da questa condizione di incertezza, come ritiene piu opportuno, ma facendo qualcosa. Cosi non va. Lo capiscono tutti.