COMMISSO MANTENGA LA PROMESSA: L'ASSENZA DI BOVE SARÀ PESANTE E IL MERCATO DI GENNAIO DOVRÀ ESSERE IMPORTANTE. AGIRE COME IN ESTATE, ANDANDO A BUSSARE ALLE BIG. I NOMI CI SONO
Altra giornata importante, e positiva per l'unica cosa che conta, quella che ci siamo lasciati alle spalle per quel che riguarda la salute e il futuro di Edoardo Bove. Non parliamo di calcio, almeno per il momento, ma della vita di un ragazzo di soli 22 anni. I respiri di tutti noi si sono fermati al 17' di Fiorentina-Inter, in quegli attimi interminabili che rimarranno per sempre impressi nella nostra memoria, ma fin dalle ore successive il sollievo ha preso fortunatamente il sopravvento. Prima le notizie rincuoranti sulle condizioni del classe 2002 già la sera stessa, poi tutti gli aggiornamenti che sono continuati ad arrivare e che non hanno neanche per un secondo fatto temere per un dramma che solo all'inizio è sembrato possibile. Fino all'operazione di ieri, con la quale è stato impiantato il defibrillatore che permetterà a Edoardo di lasciare l'ospedale, di tornare a casa e di ricevere l'abbraccio della sua gente dal vivo. La Fiorentina è pronta ad accoglierlo al Viola Park, i tifosi non vedono l'ora di vederlo in mezzo al Franchi, anche se non con maglia e pantaloncini per una partita, e a quel punto l'incubo sarà davvero finito, ma lo ripetiamo, siamo sulla buona strada.
Il mercato di gennaio.
Fin dal primo momento di lucidità, dopo il grande spavento, Bove ha chiesto ai suoi compagni di parlare il meno possibile di quello che era accaduto, invitandoli a giocare contro l'Empoli e facendo sentire la sua vicinanza alla squadra, pensando al calcio, la cosa che più di ogni altra ha fatto parte della sua vita finora. La Fiorentina però deve guardare la realtà, l'assenza di Edoardo sarà pesantissima, perché stiamo parlando di un giocatore che vestiva un ruolo fondamentale del 4-2-3-1 di Raffaele Palladino, e anche se in futuro potrà tornare a giocare, magari anche in Italia se dovesse rimuovere il defibrillatore sottocutaneo, in questa stagione non rientrerà. Inutile dire il contrario, inutile parlare di cose che non potranno succedere. E allora, anche per Bove, la Fiorentina dovrà fare il massimo nel prossimo mercato di gennaio per correre ai ripari. Sì, anche per Bove, perché la magia che si è creata all'interno dello spogliatoio non dovrà svanire e comunque la si voglia vedere Edoardo resterà parte di questo gruppo che sta continuando a stupire, settimana dopo settimana, partita dopo partita, arrivando a vincere otto gare consecutive in Serie A. Servirà stringere i denti, perché gli impegni saranno tanti e tutti ravvicinati.
Commisso mantenga la promessa.
Stringere i denti appunto, cercando di massimizzare al massimo, per non scendere dal treno delle primissime e continuando a stupire. Il mese di dicembre è entrato nel vivo e le prossime tappe saranno durissime. Lasciando da parte la Conference, che si chiuderà nei prossimi 10 giorni e che vedrà certamente in campo le seconde linee, le avversarie saranno il Bologna, l'Udinese e la Juventus. Tre squadre che non saranno banali da affrontare, ma visto tutto quello che abbiamo ammirato in questi mesi la speranza è quella di continuare il trend, per arrivare a gennaio ancora lassù in classifica. Palladino e i giocatori faranno di tutto in campo, ma la dirigenza, e la proprietà, dovranno lavorare alla stessa velocità. Perché il 2 gennaio dovrà esserci già il sostituto di Bove, per forza. Perché tecnico e squadra lo meritano, e perché lo merita anche Bove. Rocco Commisso, alcune settimane fa ha dichiarato che se ce ne fosse il bisogno sarebbe pronto a fare uno sforzo e questa è una promessa che deve essere mantenuta.
La strategia e i nomi.
Partiamo dalla solita certezza. Fare mercato a gennaio è difficile, questo è fuori discussione, ma non è impossibile. La strategia dovrà essere la stessa utilizzata in estate, ovvero andare a prendere giocatori pronti e in cerca di rilancio, dalle big della Serie A e non solo. I nomi ci sono, alcuni che è facile prevedere, come il ritorno di fiamma per Michael Folorunsho, altri che sono delle semplici idee o provocazioni. Facciamo due esempi: il primo è Ruben Loftus-Cheek del Milan. Perché non provare il colpaccio? Perché non cercare di sfruttare la situazione che vede l'inglese ai margini con Paulo Fonseca, almeno fino all'infortunio di Pulisic, e provare a convincere sia i rossoneri che il calciatore? Per caratteristiche sarebbe perfetto, per esperienza pure, ma solo con una grande offerta si potrebbe arrivare al sì del Diavolo, senza dimenticare l'ingaggio da 4 milioni netti a stagione dell'ex Chelsea. L'altro nome sarebbe un altro ritorno di fiamma: Weston McKennie. Forse sarebbe ancora più difficile, ma le aspettative per il mercato sono alte, altissime, come la posizione della Fiorentina in classifica. Provocazioni, idee quasi impossibili, ma frutto di quello che abbiamo vissuto in questi mesi. In passato ci sono state più delusioni che gioie a gennaio, ma quest'anno la speranza è che le cose possano andare diversamente, per continuare a cullare tutti i grandi sogni che abbiamo iniziato a fare dall'inizio di questo campionato.