UN ALTRO RITORNO IN CAMPO DOPO L’ELIMINAZIONE DALLA COPPA. PALLADINO VERSO LA CONFERMA DEL MODULO, SCATTA L’ORA DI SOTTIL
Un altro tipo di ritorno in campo, meno emozionante, certo, e forse pure meno traumatico per tutti i compagni di Edoardo Bove che adesso sanno che il ragazzo sta bene, ma non per questo meno delicato. La Fiorentina torna in campo dopo un k.o. in Coppa Italia che comunque la si pensi stoppa la cavalcata dei viola giunta a 7 vittorie consecutive, e se in campionato c’è ancora tempo per replicare il record degli anni ’60, in linea generale oggi con il Cagliari la Fiorentina torna in sella dopo aver comunque abdicato al primo obiettivo stagionale. Insomma, in un modo o nell'altro servirà reagire.
Uno stop che brucia - Un’eliminazione che non può che dispiacere a un gruppo che oggi ha un motivo in più per puntare ad alzare al cielo e dedicare un trofeo che manca in città da oltre 20 anni. Adesso resta solo la Conference League per riuscirsi. Chiaro che le difficoltà emerse mercoledì contro l’Empoli anticipano quelle che Palladino e i suoi dovranno affrontare per non pagare troppo l’assenza di Bove, altrettanto però che il derby sia stato perso anche per episodi poco favorevoli come quelli avvenuti sotto porta con Kean protagonista. Insomma ancora qualsiasi valutazione su come i viola ripartiranno dopo lo scossone Bove sembra prematura, tanto vale affidarsi alle idee di Palladino.
Altri esperimenti - Del resto proprio il tecnico viola era stato capace a inizio stagione di invertire rotta e tendenza con il cambio di modulo, mentre se l’assetto fin qui trovato era comunque figlio di qualche adattamento (in primis quello dello stesso Bove sull’out sinistro) l’esperimento più recente è quello legato al tentativo di vedere Quarta tra i centrocampisti. Forse un’opzione non così efficace, ma ancora una volta frutto di un intervento che l’allenatore non sta mancando di far sentire, magari con l’assenso del gruppo che ha visto partita dopo partita crescere la propria autostima.
Scatta l’ora di Sottil - Di certo per il momento il tecnico non sembra voglia stravolgere più di tanto quanto imparato fino a oggi, e probabilmente è anche la scelta più logica. Così mentre gli ultimi giorni sono filati via tra lavagne tattiche e moduli basculanti votati alla sostituzione più indolore possibile di Bove (con varie versioni che vanno dall’avanzamento di Gosens sulla sinistra fino all’inserimento di Richardson in un centrocampo completato da Adli e Cataldi) oggi contro il Cagliari la Fiorentina non dovrebbe essere poi così diversa da quella che aveva cominciato (bene) la gara con l’Inter. Lo stesso undici a eccezione di Sottil rilanciato titolare al termine di un periodo di crescita finalmente costante. Le risposte fornite con l’Empoli sono solo le ultime di una ormai lunga striscia di buone prove e atteggiamenti incoraggianti. Che sia davvero scattata l’ora buona di Riccardo?