FREITAS A RFV, Fiorentina può lottare con le grandi. Dispiace per come andrà a finire con Biraghi

13.12.2024 19:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
FREITAS A RFV, Fiorentina può lottare con le grandi. Dispiace per come andrà a finire con Biraghi
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L'ex direttore sportivo della Fiorentina Carlos Freitas è intervenuto a RadioFirenzeViola durante Garrisca al Vento per commentare la situazione attuale in casa viola. Queste le sue parole. La Fiorentina se la può lottare con le grandi? "Direi di sì. Quest'anno ho visto una squadra che piace a tutti, che cerca sempre di fare più gol possibili. Sta entusiasmando tutti, e merita tutto questo".

Quale giocatore la impressiona di più? "La squadra, si vede l'impronta di Palladino che è riuscito in poco tempo a imporre il suo modo di giocare. Poi è normale che l'arrivo di Kean ha offerto alla squadra un attaccante che favorisce un buon apporto in zona gol. Poi c'è De Gea che ha dato sicurezza. Anche Gudmundsson quando sarà al 100% sarà un giocatore importante. Infine aver giovani come Comuzzo, la crescita di Ranieri, sono tutti dati interessanti che danno alla Fiorentina un'ossatura importante che dà stabilità".

Su Palladino: "E' difficile fare così bene in poco tempo in Serie A. A livello tattico il calcio italiano è il numero uno al mondo. C'è una particolarità di questa squadra: riesce ad essere tecnica,ad avere intensità e verticalizzazione e questo fa ottenere risultati. La Fiorentina è questo, Palladino cerca di non essere noioso, vuole sempre un gol in più. A Firenze non basta vincere, si deve anche giocare bene". 

Sul caso Biraghi: "Mi dispiace il modo in cui lascerà Firenze a causa della dichiarazioni del suo procuratore. Quando si farà il bilancio del suo passaggio a Firenze però bisogna dire che è stato un uomo all'altezza della piazza. E' stato un signore in campo e fuori dal campo. In questi casi quando un calciatore non gioca è difficile anche accettare le scelte dell'allenatore. Mi dispiace che finisca così, lui meritava di andarsene nel migliore dei modi".

Ripensa alla sua esperienza in viola? "Dopo tutte le mie esperienze all'estero devo dire che Firenze e l'Italia sono la mia seconda città e il mio secondo paese. Io ho avuto l'opportunità di lavorare al calcio quando c'erano giocatori forti che giocavano anche in realtà come Firenze invece che nelle big. Sicuramente avrò fatto degli errori, però quando vedo che sono esplosi giocatori come Chiesa, Vlahovic, Milenkovic come Veretout, anche lo stesso Biraghi credo che tante cose buone sono state fatte. Auguro il meglio alla società e alla squadra perché la Fiorentina mi è rimasta nella pelle". 

Sul Bologna: "Il gioco di Italiano è conosciuto, quello visto a Benfica è stato un Bologna diverso da quello che è sceso in campo contro la Juve, ma il timbro dell'allenatore si vedeva. Un gioco di palleggio, tanti cambi direzionali cercando la verticalizzazione dell'attaccante. Nel primo tempo la gara è stata controllata dal Bologna, mentre nella ripresa il Benfica aveva più agonismo, è stata più vicina a fare gol, ma Skorupski è stato bravo". 

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