ROBBIATI, Cecchi Gori voleva bene alla Fiorentina

16.05.2008 13:13 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: eurosport

Mister promozione, al secolo Anselmo Robbiati, ha colpito ancora. E con quella conquistata con la maglia del Figline, vincitrice del girone E del Campionato Nazionale Dilettanti dopo un campionato dominato, fanno sei. “E’ stata una stagione strepitosa, siamo partiti come una delle squadre favorite e abbiamo dimostrato di aver meritato questa promozione. E poi vincere un campionato in una cittadina come Figline, dove cammini per strada e tutti si conoscono, dà una soddisfazione ancor maggiore”. Già, Figline Valdarno.

Un centro di 20.000 anime in provincia di Firenze, che in tre anni è riuscita a salire dall’Eccellenza ai Dilettanti. “A Firenze ho vissuto sei anni bellissimi, nei quali mi sono tolto tantissime soddisfazioni. Abbiamo vinto una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, ho avuto la possibilità di disputare le coppe europee, ho conosciuto campioni straordinari, penso ad esempio a Batistuta che ho ammirato per la sua forza di volontà e la continua ricerca di migliorarsi”. Un idolo per la curva “Fiesole”, ma anche per il presidente Vittorio Cecchi Gori di cui si mormorava “spadino” fosse il cocco. “Non è vero – se la ride di grosso Robbiati -, il presidente era una persona tranquilla e semplice, ma anche un tipo sanguigno, sentiva molto la Fiorentina, ma soprattutto era competente e amante del bel gioco, per cui voleva sempre vedere in campo calciatori con estro e capaci del colpo ad effetto”.