MURIEL, Tutti mi cercano nei loro club. Ma sono soddisfatto

Lunga intervista ai taccuini de La Gazzetta dello Sport per Luis Muriel. L'attaccante colombiano, ex viola oggi all'Orlando City in MLS, ha fatto un confronto tra il campionato a stelle e strisce e la nostra Serie A, guardando anche al suo passato: "Mi sono trasferito negli Stati Uniti pensando che la MLS fosse un campionato meno complicato, però attenzione: il livello tecnico è inferiore rispetto all’Italia, ma si corre davvero tantissimo. L’approccio è stato strano, poi mi sono ambientato: ci siamo qualificati per i playoff e siamo arrivati in finale di Conference. Abbiamo una squadra competitiva che punta a vincere il prossimo campionato".
Se riflette su quanto ha fatto in Serie A, è soddisfatto del suo percorso?
"Sì. Non avrò vinto decine di trofei, è vero, però ancora oggi ricevo messaggi da tifosi di qualsiasi squadra: tutti mi dicono che mi vorrebbero nel loro club. Potevo diventare uno dei migliori del mondo? Durante i primi anni in Serie A avrei potuto allenarmi meglio, imponendomi regole più rigide. Forse avrei fatto di più, forse no: se mi fossi trasformato in un robot senza imperfezioni, magari avrei perso la gioia e il sorriso che mi permettevano di fare certe giocate".
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