NELLA STANZA DEI BOTTONI

24.10.2012 00:00 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
NELLA STANZA DEI BOTTONI
© foto di foto di Stefano Borgi

Forse non tutti sanno che... la Fiorentina poteva chiedere la ripetizione della partita di Chievo. Non è detto la ottenesse, però poteva provarci. Ci riferiamo, ovviamente, all'errore tecnico dell'arbitro Guida segnatamente in occasione dalla trattenuta di Dramè su Cuadrado a metà del secondo tempo. Leggiamo da "Il regolamento del giuoco del calcio", redatto dall'AIA (regola 12, pag. 130): "Trattenere un avversario consiste nell’atto di impedirgli di avanzare o di muoversi, facendo uso delle mani, delle braccia o del corpo. Agli arbitri si rammenta di intervenire prontamente e con fermezza nei confronti dei calciatori che trattengono l’avversario... In questi casi l'arbitro deve: accordare un calcio di punizione diretto o di rigore ed AMMONIRE il calciatore se ciò avviene dopo che il pallone è in gioco". Più chiaro di così... Ricordiamo che il giocatore senegalese del Chievo era stato ammonito per la prima volta al 40' del primo tempo per gioco scorretto. Nel caso della seconda trattenuta, l'arbitro fischia la punizione ma non commina il secondo cartellino giallo. Di conseguenza non espelle il giocatore, come invece prescriverebbe il regolamento. Ergo, è un errore tecnico. Andiamo a vedere l'esatta dicitura che il regolamento fornisce dell'errore tecnico: "Per «errore tecnico arbitrale» nel calcio o in altro sport si intende una decisione erronea del direttore di gara rispetto all’applicazione corretta delle procedure regolamentari (es. secondo giallo = cartellino rosso), e ciò può portare alla ripetizione della partita. NON riguarda invece la valutazione disciplinare (quindi per es. se era giusto ammonire oppure no per quel fallo): tale giudizio è infatti insindacabile e l’errore di questo tipo (definiamolo «di valutazione») non porta mai alla ripetizione del match". Nel nostro caso siamo proprio di fronte ad una "decisione erronea del direttore di gara rispetto all'applicazione corretta delle procedure regolamentari (cioè: trattenuta = cartellino giallo). Un errore tecnico in piena regola, quindi, e la possibilità di ripetere la partita. Purtroppo, riguardo a quest'ultima ipotesi, la casistica non da le auspicate certezze. "Il regolamento prevede una sola concreta possibilità che porti a determinare la ripetizione di una gara per errore tecnico dell’arbitro (traiamo ancora dal regolamento ndr): l’ammissione dello sbaglio da parte dello stesso arbitro all’interno del rapporto di gara, il cosiddetto referto, oppure in settimana nel “supplemento di referto” qualora una squadra presenti effettivamente reclamo". Ecco perchè diciamo che la Fiorentina (nel caso avesse fatto reclamo, ed avesse obbligato l'arbitro ad un supplemento di referto) poteva far ripetere la partita.

RISCHIO! - Certo, questo avrebbe provocato uno sconvolgimento delle competenze, uno slittamento del calendario, un precedente pericolosissimo. Ma forse (opinione personale) valeva la pena tentare. Diverso invece il caso dei soli due minuti di recupero ordinato ancora dall'ineffabile signor Guida di Torre Annunziata. Durante Chievo-Fiorentina sono state fatte sei sostituzioni. Per ogni sostituzione vengono conteggiati 30 secondi (almeno secondo la convinzione popolare) e così il conto è presto fatto: 30 x 6 = 180 secondi, ovvero tre minuti. E non due, come fatto osservare erroneamente da Guida. Qualcuno potrebbe chiosare che la partita doveva finire 1-1, ed un minuto in meno da giocare (con la Fiorentina in disperato forcing nel tentativo di vincere la partita) risultava propedeutico per raggiungere lo scopo desiderato. Come disse qualcuno, a pensar male... Purtroppo, leggendo attentamente il regolamento (segnatamente la regola 7, "la durata della gara") si scopre che... "L'arbitro, alla fine di ogni periodo, recupera un tempo (a propria discrezione) pari a quello perso durante il gioco per sostituzioni, provvedimenti disciplinari, intervento su infortunati, manovre ostruzionistiche. Si suole suggerire agli arbitri di recuperare 30 secondi per ogni sostituzione effettuata e un minuto per ogni provvedimento disciplinare somministrato. Non si recupera tempo per la segnatura di gol (neanche su rigore)". Capito? "Si suole suggerire...", i 30 secondi non sono una regola ferrea. Ancora una volta si preferisce favorire la discrezionalità, l'interpretazione dell'arbitro. Con tutto ciò che ne consegue".

NELLA STANZA DEI BOTTONI - La Fiorentina non chiederà nessuna ripetizione, non conviene. Il rischio è di mettersi contro tutto il settore arbitrale, e diamo atto ai dirigenti viola (segnatamente Daniele Pradè) di aver usato il buon senso e non aver forzato la mano. Certamente l'episodio della trattenuta e i due minuti di recupero saranno argomenti che la società viola porterà sui tavoli della Lega e della Federcalcio in sede di protesta e di rimostranza. Eh già, perchè finalmente la Fiorentina sembra abbia compreso appieno l'importanza di "esserci", di presenziare alle riunioni di Lega. E non solo. E' stata compresa la necessità, l'obbligo morale e materiale, di far parte del consiglio di Lega, delle varie commissioni, di far sentire la propria voce in ogni occasione. Ufficiale ed ufficiosa. Le dichiarazioni del post partita di Chievo di Pizarro e dello stesso Pradè non sono che l'inizio. Ancora una volta va dato atto al DS gigliato di rivestire alla perfezione il ruolo di "uomo di calcio", che va nelle sedi opportune e perora la causa della propria società. Forte dell'autonomia di movimento avuta dalla famiglia Della Valle. Non sappiamo se, in futuro, verrà assunta una figura preposta a questo ruolo, noi crediamo invece che lo stesso Pradè sia la persona più adatta, forte di una lunga e fortunata esperienza maturata nell'AS Roma (per lui 11 anni di dirigenza), forte di una convinzione e di una partecipazione totale al progetto Fiorentina. E' proprio questo il messaggio più bello che viene dalla partita di Chievo: la Fiorentina rientra nella stanza dei bottoni, quantomeno è in procinto di... Perchè una società gloriosa come quella viola non può continuare a subire.