VIOLA SCONFITTI, MA HANNO UN DOMANI. CALMA, IL NAPOLI FA UN ALTRO CAMPIONATO. CONTA LA CLASSIFICA: RESTA BUONA. SI MIGLIORA COSÌ E CON PIÙ QUALITÀ. SOTTIL MERITA UNA MAGLIA. COMPLIMENTI AL CLUB VIOLA PER LE SCUSE
Sarebbe stata una notizia, di quelle grandi, se i viola avessero battuto il Napoli. Ci poteva stare, ma era più verosimile che a Firenze uscisse il 2 e così è stato. La Fiorentina ha perso dimostrando, però, di avere un domani. La squadra di Italiano ha giocato un grandissimo primo tempo anche se alla distanza è calata. Un po’ perché le grandi quando calano gli assi dei 5 cambi ipotecano la partita, un po’ perché la Fiorentina, come onestamente ha ricordato Italiano, nella seconda parte della gara perde intensità. Un limite su cui lavorare, sicuro. Ma il Napoli, forte delle sue sei vittorie consecutive, per arrivare alla settima ha dovuto faticare, più di quanto immaginasse.
Nelle ultime 3 gare di campionato aveva fatto 10 gol e zero subiti. L’ultima rete presa risaliva al 19 settembre nel trionfo 2-1 contro la Juventus. Spalletti è un grande allenatore che dalla panchina è reattivo come pochi. Il cambio di Insigne, il passaggio al 4-2-3-1, ha contribuito a dare più densità nel mezzo, votandosi in quella fase di gara più alla lotta che al governo. La Fiorentina lo continuava a preoccupare. Italiano aveva dato una scossa inserendo Sottil al posto di un tattico Callejon, ormai incapace di sprintare come ai bei tempi di Sarri e il giovane viola stava facendo il proprio dovere. Callejon è giocatore intelligentissimo, in grade di dare equilibrio, ma nel tridente di Italiano servono frecce sulle corsie, non pensatori. Callejon, paradossalmente, può diventare più utile nei finali di gara quando il vantaggio va custodito in cassaforte. Tocca a Sottil, adesso. I suoi strappi sono frustate di adrenalina. La sua capacità di rovesciare il gioco sulla parte opposta del campo è una bella dote. Sottil ha solo il problema della gioventù (beato lui…), per questo deve migliorare nelle letture, nelle scelte definitive quando non puoi fallire il passaggio decisivo. Ci sarà tempo. Anche Vlahovic un anno fa di questi tempi non attaccava la porta e girava a vuoto, ma studiando è arrivato a livelli altissimi.
La Fiorentina poteva pareggiarla questa partita, ma anche perderla con un punteggio ben più largo, se ripensiamo ai gol che nella ripresa si sono divorati Oshimen ed Elmas.
Ma i viola possono essere soddisfatti della loro gara. Il Napoli è troppo più forte, è iscritto ad un altro campionato… Prendiamo 3 calciatori come esempio per tutti gli altri: Koulibaly, Fabian Ruiz e Oshimen, autori di una partita monumentale.
Il primo ha scherzato con gli attaccanti viola, aspettandogli, guardandogli negli occhi e portando via loro il pallone, scegliendo più opzioni, pure quella in ginocchio.
Il secondo ha giocato regista basso, con gli specchietti retrovisori, innescando Oshimen con la perizia di un lancia razzi di precisione. Il terzo è semplicemente devastante, immancabile. Non solo: quando la Fiorentina ha cannoneggiato l’area napoletana, c’era sempre la sua testa ad intercettare palloni. Giocatori dalla qualità pazzesca, dal listino pesante: la stagione scorsa Oshimen arrivò a Napoli con un’operazione da quasi 80 milioni tra cartellino e commissioni. Giusto per rinfrescarsi le idee e per spiegare che la crescita della Fiorentina è nelle mani di un allenatore bravissimo come Italiano e della società che di volta in volta dovrà investire, immettendo qualità nella squadra. Le due cose devono viaggiare di pari passo.
Ora, però, stiamo calmi: la classifica è splendida, i viola sono quinti dopo 7 giornate. Roba da pizzicotti sulle guance, davanti ad Atalanta, Lazio e Juve. Ce lo avessero detto a Moena saremmo scoppiati a ridere. Come svegliarsi tutti sudati dopo una notte di sogni tormentati. Arriva la sosta e la Fiorentina sta molto bene. Italiano avrà lo spazio per riflettere e migliorare dove sarà necessario farlo. Sono 9 gol presi nei secondi tempi su un totale complessivo di 11, quindi qualcosa da fare c’è sicuramente. Ma appartiene ad un percorso che va affrontato con la doverosa serenità. Chi pensa di saltare dalla lotta per non retrocedere degli ultimi 3 anni a quella per l’Europa o non conosce a fondo il calcio oppure è un inguaribile ottimista. Tutto è possibile, per carità, ma la crescita deve avere i propri ritmi. Se invece diventa fortunata e casuale non può avere un futuro. Questa Fiorentina invece lo ha, ci sono segnali inequivocabili.
Infine il caso Koulibaly: secondo il racconto del difensore del Napoli, appena finita la partita, uno spettatore gli ha rivolto insulti razzisti irripetibili. Un episodio vergognoso che però non può essere riconducibile alla massa. Giusto stigmatizzarlo e condannarlo. Benissimo hanno fatto i dirigenti viola ad intervenire subito andando a portare le scuse del club (che tra l’altro non c’entrava nulla) al giocatore e alla squadra avversaria. Un gesto, quello della dirigenza viola, che capita di rado sui nostri campi. Chapeau.