BORJA VALERO E UN ADDIO PIÙ VICINO: L'ULTIMA PAROLA NON È PIÙ LA SUA. SI MUOVONO LE ENTRATE, SIMEONE PRIMA DELLA CESSIONE DI KALINIC. ILICIC VICINO ALLA SAMP. CORVINO CERCA DUE DIFENSORI
Il giorno della firma di Luciano Spalletti con l'Inter gli osservatori più attenti del calciomercato avevano già acceso il campanello d'allarme, perché il neo tecnico nerazzurro ha sempre avuto un debole per Borja Valero, tanto da convincere la Roma, un anno fa, a dare l'assalto allo spagnolo. L'eliminazione dai preliminari di Champions League contro il Porto però scombussolò e non poco i piani della società capitolina, che senza i soldi provenienti dalla UEFA non potè sferrare l'attacco decisivo per il centrocampista della Fiorentina, ma a un anno di distanza il tecnico di Certaldo ci sta riprovando e questa volta le cose potrebbero andare in modo molto diverso. Nelle ultime ore infatti Borja si è avvicinato molto all'Inter, anche se la sua voglia resta quella di non lasciare Firenze, per tanti, tantissimi, motivi: dall'amore per la città a quello per la maglia viola, dalla volontà della sua famiglia di restare alla possibilità di concludere la sua carriera sulle rive dell'Arno per poi magari intraprendere la carriera da dirigente proprio alla Fiorentina. L'ultima parola però sembra non spettare più a lui, perché se il club gigliato gli farà capire di volerlo cedere Borja non potrà dire di no a i soldi provenienti da Suning e a una società che sicuramente è più ambiziosa di quella di viale Manfredo Fanti. I prossimi giorni saranno decisivi, ma la sensazione, con il passare dei giorni è che lo spagnolo si stia allontanando sempre più da Firenze, l'addio è veramente a un passo.
Corvino è a Milano, è arrivato nella giornata di ieri, e anche se lo stesso dirigente gigliato ha fatto sapere che il suo viaggio nel capoluogo lombardo è stato fatto per acquistare e non per cedere sta lavorando sia in entrata che in uscita. La strategia del direttore generale viola è chiara. I soldi ci saranno, perché in tanti lasceranno Firenze in estate, e allora tanto vale spendere prima, per non farsi prendere per la gola una volta che le altre società avranno capito che nelle casse della Fiorentina, questa volta, i milioni di sono. Per questo nelle prossime ore lo stesso Corvino cercherà di bloccare Giovanni SImeone, per poi cedere Nikola Kalinic al Milan. La mossa di mercato sarebbe perfetta: cedere un 1988 preso a 5,5 milioni due anni fa ad almeno 25 milioni di euro, e prendere un attaccante che ha già dimostrato di saper segnare in Serie A, 7 anni più giovane del croato, a 15 milioni. Sarebbe un affare, anche in ottica futura.
Altro giro altra corsa e altre uscite. Josip Ilicic, un altro dato in partenza da settimane, è vicino alla Sampdoria. Giampaolo ha scelto lo sloveno della Fiorentina come sostituto di Bruno Fernandes e appena ceduto il portoghese il club blucerchiato alzerà la posta per portare il trequartista a Genova, con la Fiorentina che lo lascerà partire senza mettersi di traverso. Intanto però Corvino continua a pensare alle entrate: a centrocampo è vicino Depaoli, una mezzala che sicuramente non farà entusiasmare il popolo viola ma che potrebbe rappresentare una buona scommessa, mentre in difesa è caccia a due difensori, un centrale e un terzino mancino. Piacciono sia Diallo che Mimmo Criscito, anche se quest'ultimo guadagna forse troppo per le casse viola, ma non può essere accantonata la pista che porta a Paletta, anche perché nelle prossime ore ci sarà un incontro con il Milan, per parlare di Kalinic. Con i soldi di Ilicic potrebbe poi arrivare, dal Nizza, Eysseric, un esterno d'attacco che potrebbe fare bene in Serie A.
Infine Bernardeschi: impossibile non parlare del numero 10. Il 30 giugno si avvicina, così come il suo addio alla Fiorentina. Corvino sta infatti cercando il suo sostituto e il nome è quello di Politano del Sassuolo. L'esterno neroverde è un ottimo profilo, ma se la società vorrà riportare i tifosi allo stadio servirà qualcosa di più, almeno un nome importante, perché il rischio di trascorrere un altre stagione a metà classifica è molto alto e senza l'apporto, sommato alle possibili contestazioni, l'atmosfera potrebbe farsi veramente pesante.