PALLADINO, Mi ispiro a Mutu

29.02.2008 16:14 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Juventus.com

D’accordo che il 29 febbraio arriva solo una volta ogni quattro anni. Ma da oggi, Raffaele Palladino avrà un motivo in più per ricordare questo giorno. Da poche ore è diventato più juventino che mai. Tifoso fin da bambino, grazie al bianconero ha già esaudito un po’ di sogni: l’approdo nel settore giovanile, le vittorie con Berretti e Primavera, l’esordio in prima squadra, un campionato (lo scorso) da protagonista e ora quello della consacrazione. Tante prestazioni positive che ne hanno fruttato la convocazione in Nazionale, ma soprattutto il rinnovo del contratto.

E’ un Palladino entusiasta quello che racconta le sue sensazioni in conferenza stampa. Il suo è il volto di un ragazzo che ha tagliato un altro traguardo importante ma che sa il bello deve ancora arrivare. «Sono molto felice, il rinnovo dell’accordo era uno dei miei obiettivi – racconta Raffaele – Da quasi sei anni sono sotto contratto con una delle società più prestigiose al mondo e sono molto fiero di indossare questa maglia. Ora devo confermare di meritare la fiducia e farò di tutto per diventare un giocatore importante per il futuro».



La stagione 2007/08 è ancora lontana da finire, ma per la carriera di Palladino costituirà sicuramente un momento fondamentale della carriera. Così come l’incontro con Claudio Ranieri, un tecnico che non gli hai nascosto la sua stima. «La sua fiducia e quella della società sono state determinanti per me. La mia volontà è sempre stata quella di restare qui e rinnovare, fin dal giorno che sono rientrato dopo l’esperienza a Livorno. Avevo bisogno di ricevere garanzie, soprattutto dal punto di vista tecnico, e mi sono state date. Ovviamente non la certezza del posto, perché quello bisogna conquistarlo sul campo. Dipenderà esclusivamente da me».

La voglia di diventare protagonista con la Juventus lo ha convinto a non mollare e, soprattutto, ad adattarsi ad ogni situazione. Passando da seconda punta al ruolo stabile di esterno. «Non cambia, per me l’importante è giocare. Questa posizione di esterno mi piace e mi dà soddisfazioni, sono convinto di poterlo davvero fare bene. A sinistra ho più alternative, ma so adattarmi anche a destra. Devo riuscire a ritagliarmi il mio spazio per poter giocare con continuità, solo così posso dimostrare il mio valore. Il gol? Un po’ mi manca, ma va bene anche poter servire assist per i compagni».

Ottimismo è una parola chiave nella vita di Raffaele. Ottimismo per il futuro. Sia quello a breve termine, che si chiama Fiorentina. Sia quello a medio termine, che si chiama Europei. «Questa gara di domenica arriva al momento giusto per noi. Anche se dobbiamo fare a meno di pedine chiave, vogliamo vincere. Inoltre a loro mancherà Mutu che io ritengo un giocatore straordinario a cui mi ispiro molto. Gli Europei restano un altro obiettivo della mia stagione. Ma so che per raggiungerli ho un solo modo, cioè dimostrare di meritarli con le prestazioni nella Juventus».