BAILA VIOLA!
I Viola stanno volano in Turchia e con loro la nostra fantasia. La rima non è voluta ma rende l’idea di questo momento di nuova frenesia che c’è intorno alla nostra squadra.
Per partire la lontano, voglio ritornare a quanto detto da ADV che credo sia di buon auspicio: sembra di essere tornati al primo periodo di Prandelli. E dice poco, il nostro Presidente!
Alla chiusura del ritiro di Moena, la cosa che più ci conforta è la ritrovata verve dell’ambiente, dovuta all’arrivo di tanti volti nuovi, motivati ma, quel che più conta, anche di una certa caratura. L’ultima presentazione è stata quella di Aquilani che ha cercato di dissipare i dubbi sul suo mancato arrivo dello scorso anno e si è detto pronto ad indossare la mitica maglia numero 10. Non ce ne voglia Olivera, ma sulle spalle del centrocampista romano starà decisamente meglio. Quindi si appresti a spogliarsene e cerchi un altro numero, se proprio la società non può trovargli un’altra squadra.
Il reparto centrale, tanto in discussione lo scorso campionato, pare diventato il nostro fiore all’occhiello e incanta pensare al “Tiki Taka” che potrebbe attuare. Il nome evoca un ballo estivo, divertente e fantasioso come effettivamente è il gioco delle squadre che lo applicano. Possesso palla, passaggi e scambi veloci nella speranza di inebriare noi tifosi e confondere l’avversario. In fondo abbiamo molti calciatori sudamericani e spagnoli e si sa che per loro il ballo è importante, ce l’hanno nel sangue! Flamenco per gli spagnoli, tango per gli argentini, samba brasiliana sono un misto di energia e sensualità (che non guasta mai e nel campo calcistico possiamo abbinarla alla passione per il gioco e per la squadra di appartenenza).
Se i nuovi arrivati sono una multinazionale “caliente” e si spera davvero ballerina, questo non si poteva dire dei partenti, soprattutto i tanti italiani che ci hanno lasciato. Che ballo domina nella nostra nazione? Il ballo liscio, al massimo, e questo infatti era quello che ci veniva propinato (senza offesa per chi lo pratica con passione e come sport) ma tante volte i nostri ex sembravano dediti al “ballo della mattonella” invece che al calcio!
La sala da ballo, il campo verde, apre fra non molto e il coreografo Montella deve ancora definire i passi con gli ultimi arrivati ma quest’anno le danze, siamo sicuri, saranno entusiasmanti.
Manca ancora qualche “danzatore”, qualche rifinitura prima della chiusura del mercato, la certezza matematica che il primo ballerino Jovetic indossi ancora le scarpette, ma soprattutto la maglia viola e poi il corpo di ballo, la nostra squadra, darà bella mostra di se stessa. Allora anche noi, dagli spalti, potremo riprendere le danze ormai sospese da due anni.
La Signora in viola