SAVOLDI A FV, Fiorentina rivelazione del campionato

Esclusiva Firenzeviola.it
19.03.2008 07:30 di  Andrea Capretti   vedi letture

Napoli – Fiorentina: mettete insieme solamente Mutu, Pazzini, Lavezzi e Sosa e ci saranno in campo trentadue reti. Sfida bella, affascinante quella del San Paolo e Firenzeviola.it ha cercato di saperne di più grazie a qualcuno che di gol (ne ha realizzati 168 in carriera) e di Napoli se ne intende, e non poco: Giuseppe Savoldi. All’ombra del Vesuvio Beppegoal c’è stato per oltre quattro anni, e conosce ogni centimetro del San Paolo: “L’effetto che quello stadio è in grado di generare è incredibile. Ci sono passato da giocatore del Napoli e da avversario, non si può negare che quando scendi in campo avverti in positivo o negativo l’effetto di tutte quelle persone e di un ambiente così infuocato”.
Tra Napoli e Fiorentina un confronto che per la serie A profuma di ritorno al passato?
“La storia è importante per entrambe le squadre, ma se guardiamo al presente la Fiorentina è quella che sta figurando da vera rivelazione del campionato. Una squadra ben preparata ed allenata, con grandi qualità, in grado di tenere il passo su più fronti”.
Sbagliato parlare di match tra le formazioni rivelazioni del torneo?
“In parte sì, perché è una etichetta che mi sentirei di dare solo alla Fiorentina. La grande novità positiva di questo campionato sono proprio i viola, mentre il Napoli ha alternato risultati esaltanti a grandi delusioni anche se parliamo pur sempre di una squadra neopromossa”.
Il popolo fiorentino si attende molto dai gol di Giampaolo Pazzini…
“Fa bene a confidare nel ragazzo, visto che le qualità tecniche e fisiche ci sono tutte. Il problema delle reti e di qualche errore di troppo è soltanto legato al fattore psicologico. La Fiorentina fa di tutto per metterlo a suo agio e cerca di aiutarlo nelle difficoltà, ma a Pazzini servono comunque calma e serenità per mostrare il suo valore”.
Il punto forte di Pazzini rimane il colpo di testa, di cui lei era grande specialista. Per entrambi alla faccia dei centimetri.
“L’altezza non conta più di tanto. Gli elementi fondamentali sono l’intuizione e la capacità di vedere la traiettoria del pallone prima del difensore. Io non ero certamente un gigante (175 cm ndr) ma sfruttando tempismo e gioco d’anticipo si possono guadagnare molte occasioni.

Pazzini in questo si esprime ad ottimi livelli”.
La nuova esclusione di Vieri e le attuali gerarchie dell’attacco viola fanno pensare ad un Bobo a fine carriera?
“Non mi sentirei di dare per spacciato Vieri con troppo anticipo. E’ un ragazzo che ha ancora voglia di giocare, come dimostrato dal lavoro svolto per riprendersi dagli infortuni alle ginocchia e se la condizione fisica lo supporta può ancora risultare utile. Ha la sua età, ma è in grado di presentarsi come ottima alternativa a Pazzini; magari con un impiego parziale come fu per Altafini che ne fece il suo marchio di fabbrica nel finale di carriera”.
E il reparto avanzato del Napoli è in grado di sopperire all’assenza di Zalayeta?
“Lavezzi, insieme ad Hamsik è il valore aggiunto di questa squadra. Dopo l’infortunio di Zalayeta, accanto all’argentino sia Sosa sia Calaiò hanno dimostrato di sapere reggere il confronto. Sono tipologie diverse di giocatori ma che offrono comunque una certa affidabilità”.
Savoldi, oggi apprezzato commentatore televisivo per Sky, vede tante partite, ma del campionato italiano cosa le è rimasto impresso?
“La qualità del gioco della Roma è sorprendente: organizzazione di gioco e velocità di manovra fuori dal comune. Come delusione direi il Palermo. Rispetto alla rosa e alle ambizioni iniziali ha fatto sicuramente qualcosa in meno”.
Fiorentina che si batte per un posto in Champions, quando sarà possibile alzare ancora l’obbiettivo?
“Per effettuare il famoso salto di qualità, la Fiorentina ha bisogno di ricambi all’altezza dei titolari. A tutti i livelli, in tutte le posizioni; bisogna concedere all’allenatore la possibilità di ruotare gli uomini senza pagare troppo sul piano della qualità e dell’efficacia. Superato questo scalino ci sono tutte le carte in regola per gareggiare con le prime della classe”.
Oggi c’è un attaccante che possa ricordare Beppe Savoldi?
“E’ un paragone difficile, ma per come si muove e come vede la porta Borriello del Genoa potrebbe avere qualcosa in comune con me. Siamo entrambi mancini e pare aver trovato la giusta affinità con il gol”.