GIOVEDÌ IL DEBUTTO IN EUROPA, POI SEI MESI DI APPRENDISTATO: LE PROSSIME TAPPE DI MARTINELLI

Per uno che è cresciuto col giglio sul cuore, a pochi passi dal luogo dove oggi sorge il Viola Park, difendere quel giglio in una notte europea dovrebbe rappresentare un primo piccolo-grande traguardo. Per Tommaso Martinelli, diciotto anni, di Bagno a Ripoli, Fiorentina-Lask sarà però un punto di partenza. Perché dopo verrà il bello. Il 2025 dovrà essere (anche) il suo anno. Lo sa lui, considerato un predestinato da sempre e da ormai un anno aggregato in prima squadra, e lo sa la società, che gli ha appena rinnovato il contratto fino al 2029. La porta viola del futuro avrà al centro il fiorentinissimo classe 2006, che intanto tornerà ad assaggiare il calcio professionistico a sei mesi dall'ultima volta. Il debutto tra i 'grandi' era arrivato a giugno, nel recupero contro l'Atalanta, in un contesto surreale, a campionato di fatto finito e pochi giorni dopo la delusione di Atene.
Sembrava un nuovo inizio per tutti, a cominciare da Martinelli, che pregustava un'annata da secondo. Invece in estate è arrivato David De Gea, non se n'è andato Pietro Terracciano e lui è ritornato il terzo nelle gerarchie. Palladino e tutto l'ambiente viola crede però fortemente nel prodotto delle giovanili, tanto da convincerlo a rinunciare a offerte da campionati minori (in cui sarebbe stato di certo protagonista) per rimanere all'ovile. Ha inciso poi anche l'aura di De Gea: Martinelli lo segue ovunque e si appunta tutto quello che fa l'ex leggenda United, tra i due c'è un rapporto maestro-allievo, quasi padre-figlio.
Questi tre mesi per l'ex Primavera di Galloppa sono stati di apprendistato, ora toccherà a lui. Avrebbe dovuto giocare contro l'Empoli in Coppa Italia, poi l'urgano emotivo che ha colpito il gruppo dopo il malore di Bove ha spinto Palladino a non gettarlo nella mischia. Col Lask sarà soprattutto la sua partita: in un contesto tutt'altro che scintillante, in uno stadio che si annuncia ancor più triste rispetto ai colpi d'occhio tutt'altro che gloriosi offerti nelle ultime uscite di coppa. Ma è pur sempre Europa. Per lui, inserito nel 2022 nella lista dei migliori talenti classe 2006 stilata dal Guardian, sarà la prima volta in uno scenario internazionale. Poi le gerarchie si ristabiliranno e Terracciano - deciso a rimanere in viola fino al termine della stagione - tornerà a fare il secondo, almeno fino a giugno. Per Martinelli all'orizzonte altri sei mesi da 'tirocinante' alle spalle di due portieri di grande esperienza, a giugno si vedrà ma l'intenzione della società è far crescere il ragazzo a Firenze e gradualmente. E magari, dalla prossima stagione, potrebbe essere lui ad alternarsi con De Gea tra campionato e coppe.
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