GIORNALISTI A FV, È STATO IL TAVOLO DELLA GUERRA...

A cura di Pietro Lazzerini e Marco Sarti
14.12.2011 17:00 di  Redazione FV   vedi letture
GIORNALISTI A FV, È STATO IL TAVOLO DELLA GUERRA...
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Il tavolo della pace si è appena concluso. Le parole di Diego Della Valle sembrano essere una pietra tombale sulla questione: "ognugno resta sulle sue posizioni, non c'è accordo" ha detto l'azionista di riferimento della Fiorentina. Eppure erano tante le aspettative intorno a questo incontro tra il gotha del calcio italiano. A questo proposito Firenzeviola.it ha sentito in esclusiva Luca Calamai (La Gazzetta dello Sport), Enzo Bucchioni (La Nazione) e Xavier Iacobelli (Quotidiano.net):

Luca Calamai: "Posto che dobbiamo ancora capire meglio che cosa si è discusso, è chiaro che l'esito del tavolo della pace non poteva essere diverso. Le posizioni sono diametralmente opposte, talmente inconciliabili e cristallizzate nel tempo che sembrava impossbile che cinque ore cancellassero 5 anni di liti sia a mezzo stampa che direttamente. Credo che la proposta fatta da Diego Della Valle fosse diversa: l'azionista viola voleva almeno trovare un punto di partenza e di convergenza comune sulla valutazione di ciò che successe nell'epoca di Calciopoli. Questo non è stato fatto perchè, secondo me, la discussione si è incentrata soltanto sulle conseguenze di Calciopoli, e cioè sugli Scudetti, con la Juve che li rivuole e l'Inter che invece non vuole renderli. Mi sembra chiaro che su questo punto non ci possa essere accordo, ma questi sono problemi solo di Inter e Juve"

Enzo Bucchioni: "Il finale di questa vicenda era ampiamente prevedibile perchè le parti erano veramente troppo distanti. La chiave di tutto è la posizione dell'Inter, gli è stato assegnato uno scudetto denominato "degli onesti" che in realtà di onesto non ha nulla. Era chiaro che, con gli animi così caldi, il tavolo della pace si trasformasse in un tavolo della guerra. Come l'ha presa Della Valle? L'avrà presa sicuramente male. Era stato il primo a proporre un tavolo che, oltre a calciopoli, guardasse al futuro del calcio italiano. Il mio auspicio è che in futuro ci si riprovi, non tanto per gli scudetti ed i verdetti, ma per intervenire drasticamente sul futuro di un calcio italiano che ha estremo bisogno di essere riformato".

Xavier Jacobelli: "Questo incontro poteva essere intitolato "Tavolo del Nulla". Si è trattato del trionfo dell'iprocrisia. Le posizioni di Inter e Juve erano troppo distanti ancor prima di mettersi seduti al tavolo. Il vero punto da analizzare è la posizione di Guido Rossi. Doveva essere lui a spiegare il motivo per il quale è stato assegnato uno scudetto all'Inter ancor prima di arrivare in fondo all'intera vicenda. DDV? Avrà preso atto della situazione con nitidezza. Storicamente era stato lui a prendersi la paternità di questa iniziativa, ma per l'ennesima volta si è reso conto di aver a che fare con persone che fanno finta di voler cambiare le cose senza poi di fatto cambiare nulla".