CADREGARI a FV, Primavera viola al top. Juve battibile
Un ora al fischio di inizio, che a Vasto deciderà quale squadra tra Fiorentina e Juventus completerà novero delle ‘fantastiche’ quattro (già qualificate Inter, Udinese e Sampdoria) rimaste in lizza per il campionato italiano Primavera. Quali le caratteristiche dell’avversario di stasera e quali i valori messi in mostra dal torneo, a Firenzeviola.it li racconta Adriano Cadregari, allenatore da anni nei settori giovanili e tecnico della Fiorentina fino alla passata stagione.
Che Juventus sarà l’avversario della Fiorentina?
“Una squadra di valore, ma non all’altezza della passata stagione. Elementi come Giovinco, Paolucci, Lanzafame la rendevano una corazzata oggi è un gruppo più giovane e forse meno competitivo. Li ho seguiti contro il Milan, il risultato è stato a favore dei bianconeri ma sul piano del gioco non hanno meritato fino in fondo. E’ una Juventus che gioca d’attesa, spesso cercando di limitare i danni”.
Rispetto al gruppo da lei lasciato cosa è cambiato invece nella Fiorentina?
“Sono al massimo della loro maturazione. I valori ci sono sempre stati e quest’anno in aggiunta sono arrivati calciatori stranieri di livello. Il salto di qualità però è rappresentato dal fatto per molti di essere al terzo anno di campionato primavera… arrivammo in finale quando buona parte della squadra era appena stata promossa dagli Allievi ora il gruppo è cresciuto e con tanta esperienza in più”.
Quali le favorite per il successo finale?
"L'organico dell'Inter continua a renderla la pretendente più accreditata. Una squadra forte, compatta che sa quello che vuole. Comunque se la Fiorentina passa il turno credo che siamo davanti alle quattro squadre migliori".
In carriera quante volte ha avuto a che fare con giocatori come Mario Balotelli e quei suoi atteggiamenti un pò eccessivi per essere un Primavera?
"Lui è un caso a parte. Ha già giocato e segnato in serie A e credo ci sia un pò di ipocrisia nel giudicare un ragazzo che tiene atteggiamenti più vicini a quelli del calciatore professionista che di un membro del vivaio. Qualche esagerazione l'ha fatta ma ce ne sono anche altrove, semplicemente meglio coperte. In fondo non ci dimentichiamo che 'Primavera' ormai è solo un'etichetta. Soldi, interessi e valori che girano attorno a questa categoria sono ben lontani dalla filosofia del settore giovanile. Il risultato è sempre in primo piano".
Un campionato che ha consacrato quali giocatori?
"Promesse per il futuro se ne sono viste tante, ma anche per il fatto di averli conosciuti direttamente Samuel Di Carmine e Mathias Lepiller sono i nomi su cui mi sento ancora di scommettere. Gol e giocate di livello una coppia ben assortita che farà parlare di se".