ROCCO AVVICINA LO STADIO A CAMPI. AREA MERCAFIR TROPPO CARA. NO AL RITORNO DI KALINIC. IN GENNAIO PEDRO SARÀ PROVATO PRIMA DEL PRESTITO. CHIESA, SI LAVORA PER LA CESSIONE A GIUGNO: DOMANI VUOL ESSERCI. CASTROVILLI INCANTA IN PREMIER
Rocco Commisso è un grandissimo comunicatore e non sbaglia un colpo. Come sempre chiaro ed efficace, ieri sera ha parlato a Radio Bruno, da sempre la radio Viola per eccellenza, per fare il punto con i tifosi a sei mesi dal suo arrivo a Firenze.
Ovvio che il tema sia ancora e sempre lo stadio. Ovvio perché, come stiamo dicendo da anni, soltanto attraverso beni immobili e strutture in grado di produrre reddito, può crescere il fatturato della Fiorentina e di conseguenza consentire l’acquisto di giocatori costosi.
Bene. Detto questo, dopo le parole di ieri sera non scommetterei un euro sullo stadio alla Mercafir. Lo zio d’America infastidito per le lungaggini (quattro mesi per stabilire il prezzo di un terreno, ha sottolineato), ha detto chiaramente che non spenderà più del dovuto per i circa 14 ettari della Mercafir. Non basta, ha pure definito l’area non ideale per le esigenze della Fiorentina, sia per le dimensioni che per l’ingombrante presenza di un’altra attività economica importante come il mercato ortofrutticolo. Insomma, gli ostacoli ci sono e sono tanti come era facilmente prevedibile visto che da anni si sbandierano cose che in realtà non esistono.
Ma soprattutto è la questione prezzo che deve allarmare. Rocco parla sempre, come metro di paragone, dei 400 mila euro l’ettaro pagati a Bagno a Ripoli per il terreno del Centro Sportivo. Tradotto, per lui l’area Mercafir dovrebbe costare poco più di quei 400mila euro, quindi molto meno di dieci milioni, altrimenti non se ne farà nulla. Come sappiamo, la valutazione non spetta al comune. C’è una società specializzata che sta lavorando per dare un valore reale all’area, ma per molti parametri già analizzati, sembrerebbe complicatissimo accontentare Rocco. Essendo un terreno pubblico, ovvio, non si può passare alla contrattazione diretta, ci sarà un regolare bando con prezzo imposto. Morale? Rocco deve aver capito l’antifona e ieri ha ribadito di avere in caldo due soluzioni alternative, la copertura del Franchi (se la Soprintendenza darà l’ok) o l’area di Campi, ben 40 ettari già contrattati a prezzo favorevole.
Non sappiamo come finirà. Certo il silenzio e alcune sottolineature pubbliche sull’operato di Campi e Bagno a Ripoli, denotano il nervosismo di Nardella che spesso dimentica di essere il sindaco Metropolitano.
Dopo aver perso il Centro Sportivo, sarebbe uno smacco enorme per Nardella, il sindaco che voleva portare le Olimpiadi a Firenze, farsi soffiare sotto il naso anche lo stadio della Fiorentina. Ma se così fosse, non resterebbe che ragionare in termini moderni (siamo quasi nel 2020), pensando all’interesse della Fiorentina, alle nuove generazioni e al futuro sviluppo del territorio, con meno inutili campanilismi.
In attesa di capire, ribadisco che c’è una cosa sola importante: farlo, questo stadio. Alla Mercafir o a Campi non importa, dallo stadio passa la crescita della Fiorentina e chi spera in una squadra più forte deve tifare per lo stadio in tempi rapidi. S’è già perso troppo tempo.
Ma Rocco ha pure ribadito la sua volontà di investire, di spendere nel mercato di gennaio, ma dalla squadra vuole (giustamente) di più. Grinta e carattere non possono mai mancare.
A proposito di mercato, l’idea di riportare Kalinic a Firenze si è già raffreddata. Poteva essere un’operazione a costo bassissimo, per sei mesi, ma troppe sono le controindicazioni a cominciare dal cattivo rapporto con la tifoseria, alle sue reali condizioni fisiche, e al rendimento. Da tre anni Kalinc sembra in una crisi irreversibile, meglio un giocatore con meno criticità.
E Pedro? Il discorso non è facile e Rocco non si è addentrato. Il ragazzo vuol giocare, ma sarebbe un errore rimandarlo in prestito in Brasile. Meglio tenerlo in Europa, fargli capire il nostro calcio per vedere se può esplodere davvero. Ma, per quel che mi risulta, dopo le vacanze natalizie Pedro troverà più spazio. Sarà provato in qualche modo con Spal e Bologna, partite abbordabili, per capire se è giusto darlo in prestito a gennaio o insistere ancora su di lui.
Capitolo Chiesa. Dopo l’anno da bandiera e l’incontro con il babbo Enrico, Rocco è tornato ad aprire a una eventuale cessione a giugno. Ormai s’è capito che la strada da battere è quella, nell’interesse di tutti. Cosa è cambiato? In positivo per la Fiorentina che dopo l’incontro di due settimane fa il percorso si farà di comune accordo, senza strappi, con decisioni analizzate insieme e condivise. Anche Rocco ha capito che certe operazioni nel calcio di oggi vanno fatte, non esistono più le bandiere e una cessione come quella di Chiesa può diventare un bene per la società. La prova arriva proprio da questa stagione difficile per una situazione psicologica non ideale alla quale si sono aggiunti problemi fisici e tattici. Giocare in mezzo al campo, spesso spalle all’area, non aiuta un giocatore che è nato per stare sull’esterno e puntare la porta. Il problema all’adduttore e i pestoni presi con l’Inter hanno fatto il resto. Ma Chiesa ha detto chiaramente che domani sera vuole esserci. Non si è allenato fino a ieri, solo terapie, ma farà di tutto per giocare contro la Roma. Non è vero, come velenosamente fa serpeggiare qualcuno che non vuole il bene della Fiorentina, che il ragazzo abbia già la testa da un’altra parte e non si impegni per la squadra viola. Ci tiene moltissimo e lo vuole dimostrare in campo come ha fatto negli ultimi due anni e chi fischia ad ogni errore o lo contesta, fa solo il male della Fiorentina. Va aiutato per farlo tornare al cento per cento alla ripresa del campionato, Chiesa è il solo giocatore determinante di questa squadra.
Un altro che invece ha fatto tanto è Castrovilli, il migliore in questo girone d’andata. Si sono accorti di lui anche in Inghilterra, il Guardian l’ha messo fra i giocatori europei rivelazione del 2019. Una bella, meritatissima soddisfazione.
Intanto vediamo cosa deciderà Montella contro la Roma, altra gara molto delicata per diverse ragioni. La Fiorentina deve provare a fare risultato in tutti i modi, con la vittoria sul Brescia di ieri sera nel recupero, è stata scavalcata in classifica anche dal Sassuolo.
Se Chiesa dovesse recuperare c’è la tentazione di partire nel 3-5-2 con Vlahovic dopo il gran gol all’Inter, magari in coppia con Federico. Ma Boateng è l’unico esperto e carismatico, uno come lui in campo aiuta sempre. Se Chiesa recupera vedremo gli stessi della gara con l’Inter. Servirà mettere in campo soprattutto quello che vuole Commisso e che fino ad oggi è spesso mancato. I maroni insomma, che non sono propriamente quelli del Mugello…