FASCETTI A FV, Boruc? Non capisco suo malumore

Esclusiva Firenzeviola.it
06.09.2010 16:10 di  Marco Conterio   vedi letture
FASCETTI A FV, Boruc? Non capisco suo malumore
FirenzeViola.it

"Non voglio fare panchina a Firenze". Senza girarci troppo intorno, Artur Boruc si è espresso così. Direttamente, senza peli sulla lingua, con il suo fare da duro e con la convinzione di poter dire la sua in riva all'Arno. Parole di fuoco che arrivano dalla sua Polonia, alle quali aggiunge "spero di non fare panchina" e "è presto per dire se quella viola sia o no una scelta sbagliata". Firenzeviola.it è andata a sentire in esclusiva Eugenio Fascetti, decano degli allenatori italiani, per sapere la sua a riguardo e per capire come, in questi casi, reagiscano società, allenatore e compagni di squadra.

Partiamo dalle dichiarazioni di Boruc: come vengono prese da una società?
"Indubbiamente non le prende bene nessuno. La proprietà, il direttore sportivo, l'allenatore, i compagni. Boruc, se le ha dette davvero, se non sono state male interpretate in patria, si prenderà le sue responsabilità".

Spesso casi simili esplodono proprio quando si respira "aria di Nazionale".
"Ed io penso, altrettanto, che esistano invece degli altri luoghi adatti per discuterne. Non può nascere ora questo dualismo, anche perché non è il portiere che deve decidere. Boruc lo sapeva benissimo che poteva crearsi questo dualismo con Frey. A meno che...".

Prego.
"Mi pare sottinteso. O la società pensava di vendere Frey, altrimenti non vedo il motivo logico di questa protesta. Mihajlovic ha scelto il francese, Boruc deve solo accettare la decisione e, nel caso non gli aggradi, vada a dirle direttamente alla società certe cose".