DE SISTI A FV, COSTA NON E' UN VALORE AGGIUNTO. BERNA...

Dopo la pesante sconfitta rimediata ieri sera dalla Fiorentina contro la Roma, si fa sempre più complicata la lotta al terzo posto. Per analizzare al meglio la partita contro i giallorossi, FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva lo storico "doppio ex" Giancarlo De Sisti. 

De Sisti, cosa ci può dire sulla partita di ieri tra Roma e Fiorentina?
“Trovo che quello di ieri sera sia stato un risultato pesante, senza appello. Un risultato secco in una partita dove volendo si possono trovare diverse attenuanti per la Fiorentina. Credo, infatti, che l’episodio che maggiormente ha determinato la partita sia stato il fallo di El Shaarawy su Borja Valero, il quale poi è dovuto uscire dal campo. Però anche Gonzalo, in occasione del terzo gol, è entrato sul Faraone con troppa sicurezza ed è stato punito. Senza dimenticare il grave errore di Roncaglia che si era fermato pochi istanti prima. Dopo una grande prestazione col Napoli, oggettivamente ci si aspettava una partita diversa ieri da parte dei viola. Era un test fondamentale per stabilire il terzo posto”.

Quindi secondo lei l’obiettivo terzo posto può essere considerato compromesso?
“No, anche perché mancano ancora 10 partite alla fine del campionato e la Fiorentina ha un calendario più favorevole rispetto alla Roma. Sousa e i giocatori sanno bene che la lotta al terzo posto non finisce qui. Inoltre c’è da dire che la Roma era stata costruita per vincere lo Scudetto, mentre i viola no e fino a ieri entrambe le squadre si trovavano a pari punti”.

Come giudica la prestazione di Tino Costa?
“Credo che Costa sia un buon giocatore che arricchisce il centrocampo viola. Però non penso che possa cambiare la squadra. Ripeto, ieri nella fattispecie è stato pesantissimo l’infortunio di Borja Valero dopo un inizio in cui sembrava che i viola potessero fare una buona partita. Su Costa fino alla partita col Napoli non si poteva dire niente e a mio avviso ieri non è stato l’unico colpevole”.

Cosa pensa delle scelte di Sousa? Possono essere state determinanti per la sconfitta?
“Il termometro reale della situazione ce l’ha lui, a volte basta un solo dialogo per arrivare a scegliere un giocatore piuttosto che un altro. Poi ovviamente se si mettono in mezzo anche gli infortuni (Borja Valero e Vecino, ndr) il disegno tattico va a farsi benedire. Sousa come Spalletti è una grande allenatore, ma poi bisogna considerare che in campo ci giocano i calciatori…”.

Bernardeschi dopo la prestazione di ieri può dire addio alla nazionale?
“E’ un giovane talento, ora un po' in calo, ma ci sta un momento no. Se andiamo a parlare di un’eventuale convocazione di Conte in nazionale, non ci sono problemi per Berna. La concorrenza c’è, ma mancano tante partite”.