SI NAVIGA A VISTA
Breve premessa: perché in molti –cogliamo l’occasione per ringraziare gli utenti che ci contattano per commentare o chiedere spiegazioni sui nostri articoli- si arrabbiano quando parliamo di poca chiarezza nelle strategie di mercato della Fiorentina? Sostenere tale tesi non significa per forza accusare qualcuno: sappiamo quali siano le difficoltà che contempla il mercato, specie di questi tempi; sappiamo che infortuni e situazioni come quella relativa ad Adrian Mutu non facilitano certo le scelte della società. Sta di fatto che cresce di giorno in giorno l’impressione che il club gigliato in questa campagna trasferimenti stia navigando a vista.
Breve cronaca della giornata: tre giorni fa, relativamente alle voci sull’approdo di Valon Behrami a Firenze, abbiamo scritto: “Quando leggerete questo pezzo probabilmente il nazionale elvetico sarà già un tesserato dell’ACF Fiorentina, in caso contrario iniziate pure a porvi qualche dubbio, perché le trattative troppo lunghe non piacciono molto a Pantaleo Corvino ed ancora di meno ai club d’Oltremanica”. Bene, forse è giunto il momento tirare fuori questi dubbi. Si dice che Avram Grant voglia puntare proprio sull’ex laziale per giocarsi le sue ultime possibilità di restare al West Ham. Grant ha sempre meno potere all’interno del club londinese, e se stasera dovesse perdere col Birmingham, Sam Allardyce è già pronto a sostituirlo. Forse allora ne sapremo di più sul futuro del 25enne di Mitrovica, ma l’impressione è che non sia solo la presa di posizione del tecnico israeliano a impedirne la partenza. Le trattative troppo lunghe non solo sono sgradite a Corvino e ai suoi interlocutori inglesi, ma spesso nascondono intoppi, in genere di natura finanziaria, che, seppur di non grande rilevanza, difficilmente si risolvono in poche settimane. Ed in un mercato che dura un mese scarso, spesso lasciar perdere o rimandare la trattativa diventa la soluzione più conveniente. Ma se qualcuno ha usato forse troppo poca cautela nel dare l’affare per fatto, noi non vogliamo commettere lo stesso errore dandolo per saltato. Una cautela molto più formale è invece quella che usiamo riguardo a Kenny Miller: lo Scozzese pare sempre più vicino alla Fiorentina, e per questo ci pare poco plausibile l’ipotesi Caracciolo, anche se l’incontro tra il suo agente e Pantaleo Corvino è un dato di fatto. Probabilmente la pista che porta all’”Airone” è una via di fuga nel caso dovesse saltare l’affare Miller, giocatore su cui la Fiorentina è sì fortemente decisa a scommettere ma per il quale non vuole certo svenarsi. Ci lascia perplesso il fatto che si stia parlando di due attaccanti dalle caratteristiche completamente diverse, ed anche per questo usiamo il termine “navigare a vista”. Per fortuna Andrea D’Amico è anche l’agente di Fabiano Santacroce.
E qui arriviamo alla conclusione: se a breve dovesse arrivare l’ufficialità dell’acquisto di Miller (per il brasiliano Neto ancora nessun annuncio solenne ma il contratto depositato in Lega è una garanzia), si sarebbero portati a termine quelli che venivano considerati come i due innesti non prioritari, ovvero la “ruota di scorta” di Boruc ed il vice-Gilardino (o il suo compagno di reparto qualora il cambio di modulo adottato recentemente da Mihajlovic dovesse divenire definitivo). Restano infatti scoperte le caselle relative al centrocampista e al difensore. Il cui identikit non siamo più sicuri corrisponda a quello di un terzino sinistro, visto che nella gara col Brescia gli ospiti sono spesso riusciti a sfondare anche sulla corsia opposta. Ed ecco che il nome di Santacroce potrebbe essere quello giusto. Per il centrocampo la speranza è che non si sia deciso di rinunciare ad un innesto, facendo come un anno e mezzo fa quando fu detto che il ruolo di mediano poteva essere tranquillamente coperto da Santana e Jorgensen. Negli ultimi minuti di Fiorentina-Brescia Mihajlovic ha praticamente schierato un 4-3-2-1 con D’Agostino unico centrocampista di ruolo. E se è vero che la fortuna ancora una volta ha aiutato gli audaci, a Napoli e a Roma le cose potrebbero apparire sotto un’ottica completamente diversa.