ALBERTAZZI, Un tifoso viola a Roma

23.02.2008 10:24 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Gazzetta dello Sport

 "Lo indosso ogni volta che la mia Fiorentina deve incontrare una squadra romana" risponde Giorgio Albertazzi a chi gli domanda il perché del vistoso cappello viola che indossa. "Vivo a Roma da tantissimi anni. Il mio tifo per la Fiorentina, però, non ha mai vacillato. Conosco bene la città, i romani sono matti per le loro squadre, ma io mi sono sempre trovato a mio agio. Mi piace il calcio e adoro parlare di calcio. E sono molto tecnico nei commenti. Guardo le partite, le studio, analizzo le giocate. E poi, nessuno ricorda questa cosa, perché sembrano passati secoli: io, da ragazzo, ho giocato da professionista nelle giovanili della Fiorentina. Indossavo la maglia numero 7: ero un'ala, che correva tantissimo. Erano anni fantastici mi divertivo molto. Il calcio è uno sport bellissimo, pieno di valori". La maglia numero 7, quella che ora indossa l'ex granata Semioli: "Perfetto, così in comune abbiamo anche il Toro. Perché tre anni fa mi hanno chiesto di girare "Ora e per sempre", un film sul Grande Torino, che rievoca lo schianto di Superga del 1949.

Proprio quando ero ragazzo io, e giocavo a calcio". Tutto torna, insomma. Tranne due cose: il viola a teatro non si indossa mai, e allo stadio va a vedere la Roma. "È vero. Ma il viola è il mio colore preferito, il colore della mia seconda pelle. Mentre la Roma è un'altra cosa. Mi piace Spalletti: un grand' uomo e un ottimo tecnico, meticoloso e attento. La squadra in campo gioca bene, fa un calcio spettacolare. I meriti sono dell'uomo e dell'allenatore. Beh, e poi, c'è Totti, un giocatore che tutti gli amanti del calcio dovrebbero avere a cuore". Ma cosa succede quando una squadra romana gioca contro la Fiorentina? "Guardo ancora con più trasporto le partite. Totti continuo ad apprezzarlo, e lo temo. Per il resto, mi basta il mio cappello...".