FUMO DI LONDRA
"A Londra il calcio italiano non va proprio. Ci hanno effettuato le loro partite ufficiali di esordio sia la Fiorentina che la Nazionale Italiana con lo stesso risultato e cioè una sconfitta. La coincidenza è singolare: la squadra gigliata ed il suo ex allenatore, attuale CT, iniziano la loro nuova avventura nella stessa capitale europea. Hanno entrambi molto da lavorare, ma le difficoltà maggiori saranno senz’altro per Prandelli. E’ ripartito mostrandoci uomini nuovi, acclamati a furor di popolo dopo la disfatta mondiale, ma il gioco e le intese arriveranno, forse, fra un po’ di tempo. Questa “prima volta” non è stata certo significativa, anzi direi proprio bruttina. Le risorse che dovevano portare Cassano, con la sua classe e Balotelli, con la sua gioventù, sono rinviate a tempi futuri e la loro gestione da parte di Prandelli saprà sicuramente portare frutti alla causa azzurra.
L’unica cosa che mi ha emozionato è stata la panchina, non per i calciatori, anche se includeva fino alla mezzora del secondo tempo l’unico viola convocato Montolivo, ma proprio per lo staff tecnico: tutti i nostri ex da Cesare al medico! Ammetto che vederli lì belli schierati, mi ha fatto venire un po’ di magone. Finora si era parlato molto del nuovo ruolo di Prandelli, ma vederlo all’opera è un’altra cosa. Menomale che l’inizio è stato almeno…bagnato, quindi spero per lui anche…fortunato!
Ma la fortuna e le sorti che più mi interessano sono quelle viola. Da Londra, nonostante il risultato, qualcosa di buono era emerso come anche, purtroppo, gli errori in difesa. Oggi ci sarà un nuovo test, meno rilevante del Tottenham, ma con la Lucchese speriamo di vedere ulteriori passi avanti. Gilardino, escluso dalla Nazionale, vorrà ribadire che lui i gol ha ricominciato a farli?
Le ritrovate motivazioni, da lui più volte ribadite, lo hanno confermato alla guida dell’attacco viola ma, visto che fra un mese l’Italia giocherà a Firenze, ritengo incredibile che “là davanti” non debba giocare il nostro Alberto. Ma forse, visto che il CT lo conosce molto bene, lo convocherà solo all’ultimo momento, tanto il Gila è di casa in riva all’Arno!
Speriamo anche che Prandelli, conoscendo bene tutti i “vecchi” calciatori della Fiorentina ed anche il “nuovo” D’Agostino, a lui gradito da tempo, possa colorare la Nazionale di un viola più intenso."
La Signora in viola