"PAGELLONE", FV giudica i "violazzurri "
Cominciamo con i viola di ieri: Luca Toni, Fabio Quagliarella, e ci verrebbe voglia di citare anche Antonio Nocerino, viola per pochi chilometri di autostrada, ma soprassederemo per non riaprire la ferita.
LUCA TONI: 7 Che dire: è sempre lui, LucaToni e furmini. Basta un lampo e ti risolve la partita. Lui c’è sempre ed è da bosco e da riviera; va bene per i lanci lunghi a scavalcare il centrocampo come per il gioco palla a terra. Lo trovi là davanti a fare a gomitate (spesso le dà invece che prenderle) e poi all’improvviso è a respingere di testa un calcio d’angolo avversario. In una definizione: è il classico giocatore che fa reparto da solo e non ce ne voglia Pazzini, ma è ciò che manca oggi alla Fiorentina. E’ ciò che era Vieri qualche anno fa, è ciò che sarebbe stato Lucarelli (e forse anche Rolando Bianchi), è ciò che sarà Gilardino, se il matrimonio si farà. E’ ciò che non sarà mai Giampaolo Pazzini, neanche quando avrà l’età che aveva Toni quando si è imposto all’attenzione generale (circa 27 anni). Pazzini è ben altro, inutile cercare di cambiarlo. Comunque felici di aver rivisto un indimenticato ex in grande spolvero.
FABIO QUAGLIARELLA: 6,5 Quaranta secondi per dire…”Ehi, ci sono anch’io”. Non è una grande annata per Fabio che piano piano da titolare in maglia azzurra è scivolato in un angolo della panchina. Però l’ex attaccante della Florentia Viola non molla e si è fatto trovare pronto a cogliere l’occasione che gli ha offerto Donadoni. Facendo i complimenti al “Quaglia”, intendiamo estenderli anche a Giovanni Galli (ds della Fiorentina ai tempi della C2) che evidentemente ci aveva visto lungo nel 2002 quando lo ha portato a Firenze. Allo stesso tempo vogliamo evidenziare la sprovvedutezza e la cecità di Vierchowod che con una gestione del singolo come del gruppo a dir poco cervellotica ne favorì la cessione nel gennaio 2003. E’ sicuramente uno dei più grossi rimpianti della presidenza Della Valle.
Viola di oggi: nella due giorni azzurra sono scesi in campo Osvaldo, Montolivo e Gamberini.
PABLO DANIEL OSVALDO: 6,5 Niente di trascendentale, però un gol è sempre un gol. Una rete di discreta fattura quella del giovane italo - argentino che ha battuto la difesa olandese con un rasoterra di sinistro sull’uscita del portiere Velthuizen. Per il resto ci è sembrato un Osvaldo volitivo che ha spesso raddoppiato sulla sua fascia di competenza mostrandosi deciso e risoluto in diverse occasioni.
RICCARDO MONTOLIVO: 6 Anche per “Montolo” solo 45 minuti durante i quali è sembrato più sciolto di quanto lo sia in maglia viola. Forse sente meno il carico delle pressioni, si prende qualche responsabilità in più senza per questo incidere più di tanto. Deve ancora fare quel salto di qualità che da uno come lui, tutti si aspettano.
ALESSANDRO GAMBERINI: 6,5 Mezzo voto in più per le difficoltà dell’incontro e perché non è mai facile entrare a partita in corso. Pochi interventi ma precisi, incolpevole sul gol nel quale presidiava, giustamente, la zona centrale (l’errore di aver dimenticato Quaresma è di Grosso che non ha fatto la diagonale difensiva).
Viola di domani: qui c’è da sbizzarrirsi; Drenthe, Amelia, Barzagli, Quaresma…
Chiudiamo in allegria scherzando su alcuni nomi che hanno giocato in questa due giorni con le maglie di Italia, Portogallo ed Olanda e che sono stati più volte accostati alla Fiorentina nel fantastico mondo del mercato. E allora velocemente diamo un bel 7 all’esterno del Real Madrid, ROYSTON DRENTHE, autore di un gol e pericoloso con le sue incursioni fatte di tecnica e velocità. 7 anche a MARCO AMELIA (potenziale sostituto di Frey se andasse in porto lo scambio fra il portierone francese e Gilardino) che nelle poche occasioni in cui è stato impegnato (soprattutto con tiri da fuori) si è dimostrato attento e reattivo. Incolpevole sul gol subito. ANDREA BARZAGLI 6,5 Anche lui, come Gamberini, non ha colpe sul gol mentre si distingue per la puntualità ed il tempismo negli interventi difensivi. Chiudiamo con RICARDO QUARESMA 7,5 Il sogno irrealizzabile si dimostra un vero valore aggiunto che farebbe la fortuna di qualsiasi squadra. Funambolico, grande corsa, dribbling ed accelerazioni improvvise e poi…anche il gol personale, non difficilissimo ma di buona fattura. Ci scuseranno i tifosi viola se agitiamo il coltello nella piaga ma con lui la Fiorentina sarebbe un’altra cosa.