LA MADRE DI TUTTE LE PARTITE, In palio punti pesanti e onore
La madre di tutte le partite, supersfida, gara dell'anno, match clou, o, ancora, solo e soltanto sfida Champions. Chiamatela come volete, ma quella di oggi non è una reunion come le altre. E solo l'aria che si respirerà negli immediati attimi della vigilia, potrà spiegare cosa significhi per Firenze la partita di oggi. Certo, una sfida che, classifica alla mano, significa occupare posizioni nobili, ma c'è qualcosa di più. Che va oltre. E che si radica nella memoria collettiva, nelle immagini sbiadite del passato. E, concedetecelo, nella rivalità. Perché "La Vecchia Signora" seppure amata da mezza Italia, almeno da queste parti non ha mai riscosso la minima simpatia. Perché? Troppo lungo raccontarlo, e forse superfluo. Il perché rientra nel giusto agonismo che ogni piazza riversa nella propria squadra spronandola ad arrivare sempre prima. Anche e soprattutto della Juve. La stessa squadra che, così pesantemente assente per la parentesi di B, torna al "Franchi" riportando l'atmosfera di quando una partita valeva un'annata intera. Oggi Fiorentina-Juventus, lo ribadiamo fosse solo perché fa stare bene, significa soprattutto corsa alla Champions League, ma la voglia di superare gli avversari sarà un po' più bruciante. Perché è questo quel che accade, a Firenze, davanti a quelle maglie. Perché è così. Perché è sempre stato così. Senza provincialismi, ma con la certezza che tutti, proprio tutti, alla fine vorranno uscire vittoriosi da questa attesa sfida. E allora vinci Fiorentina. Per la Champions. Per l'onore. Per Firenze.