FIORENTINA, IL MOMENTO PIU' COMPLICATO
Sicuramente, il momento più difficile di questo ottimo avvio di stagione. La Fiorentina trova la sua seconda sconfitta consecutiva in un passaggio a dir poco critico del campionato. I viola si ritrovano a Palermo decimanti e con alcuni singoli in già precarie condizioni fisiche. Miccoli mette la firma sull’inevitabile legge dell’ex, ma l’organico di Prandelli traballa per tutta la prima mezz’ora. Poi il carattere e la grinta dei gigliati si fa spazio e in alcune circostanze, Montolivo e Mutu, sfiorano anche il pareggio. Manca precisione però, sinonimo di stanchezza, e soprattutto Pazzini continua a non essere incisivo. Il giovane bomber della Fiorentina non riesce a rendersi quasi mai pericoloso e anche le sue azioni sono spesso velleitarie. Con lui, anche Semioli delude, mentre Santana, quantomeno, appare in netto recupero. Perduti Potenza e Gamberini, ancor peggio quando Prandelli non ha più cambi a disposizione, la squadra si ritrova sulle gambe e Simplicio la infilza definitivamente. Unica, solita, nota positiva la reattività di Frey che limita il passivo in modo a dir poco miracoloso. Adesso arriva la Coppa Italia, un ottimo banco di prova per testare le condizioni di chi ha giocato meno. Di certo, il turn-over, in questo momento è quanto meno obbligato. Se al termine del mini ciclo, a Natale, la Fiorentina dovesse però accorgersi di non riuscire a rialzare la testa, sarebbe davvero un peccato non provare a ritrovare un po’ di ossigeno sul mercato.