TRE PUNTI NELLA SOFFERENZA MA LA FIORENTINA E’ QUESTA… CONTAVA SOLO VINCERE, NON SI PUO’ PARLARE D’EUROPA. BENE THEREAU, OTTIMO SCORE. AVANTI A PICCOLI PASSI

16.10.2017 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
TRE PUNTI NELLA SOFFERENZA MA LA FIORENTINA E’ QUESTA… CONTAVA SOLO VINCERE, NON SI PUO’ PARLARE D’EUROPA. BENE THEREAU, OTTIMO SCORE. AVANTI A PICCOLI PASSI
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

La Fiorentina ha un compito prima degli altri in questa annata tormentata, battere le dirette concorrenti come l’Udinese. Concorrenti per cosa? Per nessun obiettivo, ma sono formazioni più o meno sullo stesso piano dei viola. La Fiorentina quest’anno è piccola, anche se la speranza è che riesca un po’ a crescere. Non è possibile pensare in grande come lo scorso anno, al netto della guerra interna Sousa-società che ha finito col logorare tutto. 

Ora la realtà è ben diversa: la formazione è stata ridimensionata in partenza, in attesa che alcuni profili giovani possano restituire qualcosa rispetto alla fiducia loro accordata. 

I viola contano 10 punti in 8 partite: hanno perso con Inter, Samp, Juve e Chievo. L’unica sconfitta che doveva essere evitata a tutti i costi è stata proprio l’ultima, perché le altre avversarie erano più forti della Fiorentina e lo stanno dimostrando con loro cammino in campionato. Dunque, tutto secondo programma. Quindi c’è stato il pari con l’Atalanta, contaminato dall’arbitraggio inqualificabile di Pairetto, ma se restiamo sul gioco il punto è benedetto perché gli uomini di Gasperini hanno sovrastato i viola. L’Atalanta resta una formazione migliore della Fiorentina e allora il pareggio ci può stare. Le vittorie arrivate con Verona, Bologna e Udinese sono state conquistate contro avversari alla portata dei viola. Considerando il rendimento dei rossoblu, quel trionfo oggi assume ancora più valore. Insomma, la classifica non mente, lasciamo perdere la retorica. La graduatoria è lo specchio fedele delle proprie prestazioni e delle personali ambizioni. 

L’Udinese vista al Franchi è sembrata poca cosa e la Fiorentina per 60 minuti ha avuto l’atteggiamento giusto per affrontarla, impedendole di fare anche una sola azione pericolosa. Inspiegabilmente, però, il ritorno dei friulani è stato favorito da un cambio di mentalità in campo da parte dei viola che hanno cominciato a subire, quasi fossero senza benzina nel motore. Questo nasce dalla poca sicurezza che ha ancora la Fiorentina e da alcuni elementi che sono distanti dall’adattamento nel calcio italiano. Eysseric, ad esempio. E così il finale che doveva mettere i viola nelle condizioni ideali per chiudere la partita in contropiede, è diventato un terreno di sofferenza notevole. 

Pioli ha detto che queste tappe servono per crescere, soprattutto per un gruppo come quello viola. Lo prendiamo in parola. Se lo dice lui…come non credergli. Di sicuro la Fiorentina è questa, con più limiti che speranze. Non era difficile da capire alla conclusione dell’estate, bastava far due conti. 

Pioli è un allenatore saggio, conosce le vie del calcio, non ha bisogno del navigatore. Chiede alla sua macchina di non correre, ma viaggiare. Con la politica dei piccoli passi arrivano grandi punti. Quelli che aiuteranno la Fiorentina a fare un campionato sereno. Non si può parlare d’Europa in queste condizioni. 

Tra le buone notizie ci sono Benassi, Veretout e Thereau: il primo in una posizione di centrocampista totale ha fornito una buona prestazione. Il secondo sta capendo il nostro calcio, mentre il terzo ha fatto 5 gol in 8 partite, di cui 2 a Udine e il resto in viola. Ha più di 34 anni, ma il suo acquisto al fotofinish è stato utile.