MERCATO, DOPO I QUATTRO SUPER COLPI ECCO TUTTE LE STRATEGIE DELLA FIORENTINA PER UNA SQUADRA DA CHAMPIONS. PROPOSTO IL RINNOVO A MILENKOVIC. DODÒ ALLE VISITE MEDICHE. OGGI É IL GIORNO DI JOVIC: VUOLE FARE VENTI GOL
Se oggi dovessi dare un voto al mercato della Fiorentina sarebbe quasi sicuramente otto, minimo sette e mezzo. E pensare che soltanto venti giorni fa gli uccelli del malaugurio, gli avanzi del club della bistecca e i soliti avvelenatori di pozzi parlavano di cessione del club, di altri addii dopo quello di Torreira e amenità del genere che ormai sono un classico di carriere mai nate o fallite prima di cominciare.
Il calcio è di tutti, ma c’è gente che continua a parlare forse credendo che Dodo’ sia quello che giocava nella Roma anni fa. Ci vuole pazienza, ma vado oltre: siccome sono sempre gli stessi, bisognerebbe cominciare a non dar loro più ascolto o credito. Invece si stanno riciclando alla grande riempiendosi la bocca, trasmissioni e giornali, di questi quattro acquisti che manco ipotizzavano, non dico sapevano.
Dunque, Jovic è un grandissimo colpo e lo ribadisco oggi. Troppo facile.
Mandragora è un grande colpo e lo dimostrerà lui stesso.
Dodò potrebbe diventare l’acquisto più importante di tutti gli altri tre, seguitelo con attenzione. Chiudo con Gollini: se è quello della Champions e di un anno super all’Atalanta il ruolo è copertissimo.
Non vi basta? Continuate a essere scettici? Problemi vostri.
Certo non sono eccitato per la prima amichevole di Moena, siamo seri.
Sicuramente il rendimento andrà visto sul campo e negli schemi della squadra, ma queste appena fatte sono tutte operazioni di calcio, portate a casa con grande anticipo e intelligenza, figlie di programmazione e di voglia di crescere.
Mi è piaciuto Mandragora che ha subito detto qualcosa di forte, capace di far capire la personalità dell’uomo: “La Champions? Perchè dovremo porci limiti, dobbiamo giocare sempre per grandi obiettivi”.
Dovrà essere questa la parola d’ordine di una stagione partita con un ottimismo e un’energia che mancavano da troppo tempo.
All’appello a Moena manca soltanto Dodò, ma il brasiliano è già in Italia, a Milano, lo Shakthar non l’ha convocato, aspetta il transfer per le visite mediche che dovrebbero svolgersi fra oggi e domani con l’arrivo a Moena nel fine settimana. Alla fine saranno circa quindici milioni più bonus la cifra concordata con gli ucraini, ma vi ho già scritto e ripeto che se Dodò conferma quello che ho visto in Champions nello Shakthar questo ragazzo non solo è più forte di Odriozola, ma se ne parlerà molto.
E adesso, dopo questo colpi ad effetto e di sostanza, cosa farà la Fiorentina?
La strategia è chiarissima e le idee pure. Italiano ha chiesto un doppione per ogni ruolo e lo avrà, ma in questo momento è in corso una giusta pausa di riflessione. L'allenatore ha tutti i ruoli chiave coperti, una rosa già ricca e anche in sovrannumero.
Nelle prossime settimane, nella fitta miriade di amichevoli in programma, l’allenatore dovrà valutare tutti gli elementi della rosa, aiutare i dirigenti e consigliare cessioni mirate per recuperare un tesoretto e sono tanti i giocatori in partenza da Pulgar a Kouamè a Dragowski, valutare i giovani e i giocatori rientrati da prestiti (non solo Zurkowski) per avere un quadro esatto di tutto il patrimonio giocatori.
In sostanza Italiano dovrà dire fra due-tre settimane se questa squadra è a posto, oppure se ci saranno situazioni da migliorare.
E’ ovvio che la Fiorentina stia riflettendo. Inutile fare operazioni oggi, dopo avere già messo in piedi la squadra, adesso l’attendismo è la strategia migliore. Probabilmente ci saranno molti esuberi in società importanti, potrebbero nascere delle occasioni e la Fiorentina si farà trovare pronta.
Faccio un esempio, il terzino sinistro. L’anno scorso Biraghi ha giocato anche troppo, Terzic non sembrava un’alternativa. Ma non è una priorità. Terzic è pur sempre nazionale serbo, potrebbe essere cresciuto. Toccherà a Italiano, fra venti giorni, dire cosa pensa alla società e se ci saranno i presupposti un vice Biraghi più forte di Terzic arriverà.
La Fiorentina ha idee, disponibilità economiche e voglia di crescere. Il team mercato lavora tutti i giorni, monitora continuamente le situazioni e come avete visto la capacità di muoversi, anche con l’aiuto di Fali Ramadani oggi è cambiata. C’è rapidità e conoscenza.
In questo quadro saranno anche valutati i giovani viola. Niccolò Pierozzi sta facendo una grande impressione, un po’ come successe con Bianco l’anno scorso. Prima o poi si spalancheranno le porte della prima squadra per lui e per il gemello Edoardo.
Questo è quello che succederà nelle prossime due-tre settimane, ma la Fiorentina sa benissimo di dover comunque risolvere una situazione in bilico e parlo di Milenkovic e di voler dare a Italiano quel centrocampista di grande qualità, gamba e idee, che oggi in rosa non c’è e potrebbe far fare un ulteriore step di crescita verso l’Europa che conta.
Di Milenkovic vi stiamo dicendo da mesi che Italiano lo sta bombardando, pensa di convincerlo a restare dentro un progetto di calcio moderno, con lo stimolo di crescere ancora.
Ci ha parlato spesso anche la società, è pronto un rinnovo tra quattro e cinque anni a una cifra da top, sui due milioni di euro. Joe Barone s’è speso molto e i contatti sono continui anche perchè Milenkovic fa parte della scuderia di Ramadani.
Come finirà?
L’uscita di Koulibaly, DeLigt e Skriniar agita il mercato dei difensori e Milenkovic é l’obiettivo di molti.
Rinuncerà per la Fiorentina?
Difficile, ma le speranze ci sono ancora e tutte intatte. Il ragazzo non ha ancora deciso, pensa e riflette e già questo è un sintomo di grande attaccamento.
La Fiorentina aspetta, ha trattato e ha rapporti con diversi giocatori, non ripeto la lista delle possibilità o delle probabilità di altri difensori centrali perchè, come vi dicevo, in questo momento la situazione è cristallizzata.
Lo stesso discorso lo faccio per il centrocampista di piede buonissimo e di qualità. Luis Alberto, Puig, Praet, Bajrami sono nomi circolati spesso e tutti smentiti alle società. Lavorano gli intermediari, si tengono pronti, prospettano, segnalano, offrono, ma la Fiorentina in questo momento è in fase d’attesa.
Del resto non c’è furia, nel ruolo ha giocato bene Duncan, può farlo Mandragora, in rosa c’è pure Maleh, si può fare un centrocampo più fisico in attesa di un po’ di genio.
Molto dipenderà anche dalle decisioni di Commisso e dalle sue ambizioni medie, grandi o grandissime?
A giudicare da quello che è stato fatto fino ad oggi, per alzare l’asticella servirebbe davvero un profilo alla Luis Alberto anche se la Lazio ha ribattuto alla voci cercando di mettere ancora di più a suo agio il giocatore nel difficile calcio di Sarri che non sempre l’abbia esaltato. A Roma dicono che se dovesse andar via preferirebbe tornare in Spagna, ma niente è stato fatto e non chiudiamo niente.
Anche Jovic sembrava impossibile fino a qualche settimana fa. E invece oggi sono in molti a scoprirlo e meravigliarsi. Ma fate i critici senza conoscere il calcio e i giocatori?Boh…
E ,come detto, non esaltiamoci per le amichevoli estive, Jovic è un grande giocatore a prescindere.
E oggi proprio il serbo racconterà la sua scelta di calcio e di vita. A Moena è il Jovic day ed è giusto così. Tre anni fa questo giocatore era conteso da tutta Europa e se lo prese il Real. Ora è a Firenze per rilanciarsi, per dimostrare che in una piazza come questa può valere i venti gol di Vlahovic. E questo è più di un obiettivo, quasi una sfida con il compagno di Nazionale.
Intanto è tornato a parlare Rocco Commisso con un ragazzino viola. Ha promesso che tornerà, vuol godersi da vicino la squadra sulla carta più forte delle quattro che ha costruito fino ad oggi. Quando lo vedremo?
Non c’è data, soltanto l’idea o la speranza di un altro Ferragosto in Italia come quello dell’anno scorso con una variante: quest’anno il quattordici comincia la stagione. E Rocco potrebbe esserci.