MENO CRITICHE, PLEASE
In settimana mi ha colpito la visita di Rocco Commisso al suo paese natale in Calabria. Ebbene, uno si immagina questo super miliardario tipo Elon Musk che organizza viaggi sulla luna in concorrenza con la Nasa o tipo Jeff Bezos che attraversa il Mediterraneo con un legno da 136 metri, poi ti vede questo pimpante settantenne, accompagnato dal figlio, che arriva in auto nella piazzetta di un paesino del sud Italia, gremita di paesani venuti ad accoglierlo, e scende salutando e abbracciando tutti, cugini, vecchi compagni di giochi, parenti vari e semplici paesani.
Poi si sposta a casa di alcuni parenti, siede su un divano rosso di quelli di ‘ poltrone& sofà’, come quello in casa nostra e nelle case di milioni di italiani, prende il caffè e indica fuori dalla finestra il campetto dove giocava a calcio da bambino, sulla parete l’immaginetta di S. Pio da Pietrelcina veglia benevolente sulla casa.
Ecco, Rocco ci pare proprio la faccia semplice, più umana, della super ricchezza.
Dall’altra parte a Firenze c’è ancora chi sbandiera il diritto divino, la granitica convinzione, che la Fiorentina debba essere al centro del globo e ai vertici del calcio italiano ed europeo. Così, perché ‘Dio lo vuole’. Si tratta di una perdita collettiva del senso della realtà, pericolosa, poiché rischia di compromettere il rapporto tra la città meravigliosa che amiamo e questo imprenditore che sta facendo molto per Firenze e la Fiorentina: investimenti principeschi al centro sportivo e una squadra che nasce bene proprio in questi giorni, malgrado i bassi fatturati (sui 70 milioni di euro) che non consentirebbero grandi voli pindarici. E malgrado le spese ingenti già sostenute in questi anni (116 milioni in due anni tra sponsorizzazioni Mediacom e ricapitalizzazioni). E Commisso ha pure detto che ‘ non è finita qui’ , perciò vedremo a breve se il mercato in corso lo dovremo giudicare buono o addirittura ottimo.
Poi è pur vero che quell’uomo semplice e sorridente soffre troppo le critiche.
Può darsi sia un suo limite, chi non ne ha?
Non dimentichiamo che s’è retto 17 anni con uno parecchio, ma parecchio meno simpatico, fatevelo dire da chi c’ha rimesso in termini personali.
E comunque, si ricordi che una cosa è criticare mettendoci faccia e firma, altro è il mondo anonimo dei social dove, come diceva Umberto Eco: ‘ legioni di imbecilli hanno diritto di parola’.
Rocco altre volte aveva attaccato con soverchia aggressività, adesso, a campionato iniziato e con la squadra che si sta completando, lo chiede pacato, quasi sommesso: ‘ meno critiche e più sostegno’.
Dargli retta sarà un gesto di educazione e buon senso da parte di una città e una tifoseria con una lunga tradizione di saggezza.
Che poi guardando l’esordio viola con la Roma si è potuta apprezzare la prestazione della squadra, non il risultato (ma si sa che a quello compartecipano una serie di fattori).
Tuttavia per come si è vista la Fiorentina, vien da dire che giocando così, con questa organizzazione e questo spirito, se ne perderanno poche ( ognuno è autorizzato a compiere mosse apotropaiche).