KALINIC E BADELJ INCEDIBILI PER QUALSIASI CIFRA. FINALMENTE CHIESA CON TELLO FUORI. SQUADRA PIÙ EQUILIBRATA MA TROPPA SOFFERENZA. OGGI ADV UFFICIALIZZA ANTOGNONI. VERTICE PER IL MERCATO E LO STADIO
E’ la serata del finalmente. Finalmente Kalinic segna anche in casa e melius abundare, regala una doppietta con un gol da cineteca. Era ora. Finalmente la Fiorentina riesce a vincere due partite di fila in campionato e non succedeva da una vita. Finalmente Sousa fa giocare Chiesa al posto di Tello e mette in campo una squadra più equilibrata con due centrocampisti veri e due esterni che lavorano per la squadra anche in fase difensiva. Non per "vantazione", era un mese che mi sembrava logico chiederlo. Ci siamo arrivati, tardi, ma ci siamo arrivati. Complimenti a Chiesa, grande personalità, sempre in partita. E poi, finalmente Tatarusanu determinante, forse per la prima volta da quando è a Firenze.
E così, finalmente la Fiorentina ritorna a ridosso della zona Europa League che era e resta l’obiettivo, in attesa del recupero di giovedì con il Genoa. Una serata positiva, dunque. Per i tre punti, ovvio. Ma anche per una leggera crescita nell’equilibrio della squadra viola che gestisce la palla con più disinvoltura, sta meglio fisicamente e con la velocità è diventata meno prevedibile. Anche merito della ritrovata coppia di centrocampisti più affiatata e affidabile (Vecino-Badelj) che sa dare i tempi di gioco e proteggere la difesa in modo impeccabile. E’ vero che il Sassuolo era in campo con la squadra B e durante la partita ha perso altri due giocatori importanti, ma è pur sempre temibile per l’organizzazione e l’aggressività.
Ecco, l’aggressività. Quello che manca alla Fiorentina. Ieri sera i viola sono apparsi meno mosci del solito, soprattutto nel primo tempo, ma in alcuni episodi si sono viste le solite amnesie e nel secondo tempo il calo è stato vistoso. Naturalmente Sousa ha tardato con le sostituzioni, a un certo punto la partita andava blindata e narcotizzata, magari togliendo prima Bernardeschi (poca roba) e Ilicic (mai in partita) inserendo nuove energie. L’ha fatto pericolosamente tardi. Così è finita con la solita sofferenza, l’evidente incapacità di gestire la palla e di lottare.
Mi sto convincendo sempre più che a questa squadra di più non si possa chiedere, forse per colpa di questo gioco troppo lezioso che la penalizza, forse per le caratteristiche di troppi giocatori leggeri e di un tecnico che vede un calcio tutto suo. Aspetto ancora la squadra dei primi quattro mesi dell’anno scorso, ma ormai siamo all’Araba Fenice. Purtroppo.
Spero solo che Della Valle abbia visto che in questa squadra ci sono due giocatori assolutamente imprescindibili e quindi incedibili. Almeno a gennaio. Parlo di Kalinic e di Badelj. Il primo regge l’attacco, il secondo regge la squadra. Se c’è ancora una speranza (e c’è) di agganciare il sesto posto, a gennaio non si possono cedere per nessuna ragione giocatori fondamentali come questi due. Il Napoli si è rifatto sotto, il Milan c’è sa sempre: bisogna resistere. A giugno è un altro discorso, ora cedere Kalinic e Badelj sarebbe come abdicare a qualsiasi obiettivo, Europa League e coppa Italia compresi. A proposito di Europa League, attenti al Borussia M., squadra solida, rapida, tecnica. C’era di peggio (Manchester e Villareal) ma la fortuna non ha aiutato la Fiorentina, servirà la miglior viola per passare il turno.
Che ne dice Adv? E chi lo sa. Ieri sera era atteso a Firenze, ma non è arrivato. Evidentemente stare un giorno e mezzo in città fa venire le bolle. Ma non c’era neppure il presidente facenti funzione Cognigni, detto GniGni. Squadra, come in Europa League, lasciata praticamente da sola in un momento delicato. Nessuna meraviglia.
Oggi però Adv sarà a Firenze e ci saranno vertici (così dicono) con tutti i dirigenti prima della cena degli auguri di stasera. A proposito, quello che vi avevamo anticipato un mese fa accadrà davvero: durante la cena Adv si metterà un fiore all’occhiello e annuncerà ufficialmente in Violavisione, il ritorno in società di Giancarlo Antognoni, consigliere del presidente. Era ora.
In giornata con Corvino e Sousa si dovrebbe parlerà di futuro e di mercato. Uso il condizionale perché con Adv non si sa mai. Quella di ieri sera è la prima di quattro partite decisive per capire di che pasta è fatta davvero questa squadra. Alcuni dubbi restano, ma i tre punti rasserenano sempre tutti. E oggi si parlerà più tranquillamente, almeno speriamo. Sapremo se Adv ha intenzione di investire (difficile, tanto non decide lui, ma Diego) o punterà tutto al rinnovamento del prossimo giugno. Sarà messa a fuoco anche la vicenda stadio, fondamentale per i piani di sviluppo. Il progetto è pronto, la presentazione del plastico probabilmente nella mattinata di giovedì 22, prima di Fiorentina-Napoli. Vade retro Fuksas