MERCATO VIOLA, Corvino stregato da Kozak
E' rimasto a Roma per rinforzare l'attacco biancoceleste scalzando in estate le forti candidature di Almeida e Santa Cruz. Si è messo a disposizione di Reja dall'inizio del precampionato, lavorando duramente e non pensando mai al domani. Libor Kozak il gigagnte buono che incantò Tare due anni fa, approdando alla Lazio dalla porta delle giovanili, ora sgomita, corre e segna per confermarsi all'altezza della serie A. Nella sua testa c'è solo il calcio ed il grande lavoro che occorre ad una giovane promessa per sbocciare definitivamente. Il sogno nel cassetto è quello di ripagare tutti, convincendo anche gli ultimi scettici delle sue qualità: "Sono contento per il gol – aveva detto la giovane punta ceca a Firenze – Lo voglio dedicare a Lotito, che ha sempre creduto in me, all'allenatore e ai tifosi della Lazio. Io voglio dimostrare di essere all'altezza per giocare in questa squadra e per far ciò mi farò trovare sempre pronto". Lavoro, abnegazione e pochi grilli per la testa. Uno skill perfetto che racchiude in sé tutte quelle caratteristiche di 'moralità' e 'dedizione alla causa' , che mandano in estasi il patron biancoceleste. Lotito ha sempre creduto in lui, sin da quando nel 2008 il giovane Libor scelse Roma come sua seconda casa, dopo aver sostenuto in vano un provino in Inghilterra al Portsmuoth. Il patron biancoceleste in quella occasione si fidò dell'intuizione di Tare e del consiglio dell'amico Sergio Berti, agente di Kozak, sottoponendo al ragazzo un contratto sino al 2013. Libor sta ripagando le aspettative e dopo un anno di gavetta in B ha acceso su di se i riflettori di mezza serie A. L'attaccane ex-Opava piace a diverse squadre. Il Brescia di Corioni l'ha inseguito per tutto il mercato senza mai nasconderlo.
"Kozak lo riprenderei subito, - disse in estate il numero uno delle rondinelle - ma in comproprietà non in prestito secco", Lotito però non volle saperne e rispedì la richiesta al mittente. Oggi l'attenzione sul centravanti laziale si è fatta ancor più forte e dopo il gol che ha steso la Fiorentina, il suo nome è comparso nella lista dei sorvegliati speciali di Corvino. La mente del mercato viola è rimasto colpito dalla personalità del giovane Libor. È piaciuto Kozak al diesse del club toscano, tanto da sondare il terreno con la Lazio attraverso l'agente Berti. Ovvio che a Formello la porta è rimasta chiusa. L'imperativo di Lotito è blindare il ragazzo fino al 2015. Due sere fa l'attaccante biancoceleste è stato convocato dal suo procuratore a cena. Si è parlato di contratti, di progetti e di aspettative. Libor vuole la Lazio e questo è certo. I presupposti per un lungo matrimonio ci sono tutti, anche se i riflettori intorno al giocatore restano puntati. Lotito gli ha offerto un prolungamento di contratto per altri due anni oltre a quelli già siglati (in tutto sono 5, ndr), con un accordo basato su un incremento progressivo dei guadagni a partire da 250 mila euro a stagione. Le sirene viola non smettono tuttavia di suonare, tant'è vero che Berti in queste ore è a Firenze per parlare con Corvino.