"AMARCORD", Con l'Atalanta è sempre una sfida da record!
L'assenza di Adrian Mutu per la Fiorentina sta a quella di Cristiano Doni per l'Atalanta. L'equazione è quasi matematica. Potrebbe essere questo il biglietto da visita della sfida odierna tra nerazzurri e viola che comunque mantiene inalterato il proprio fascino dall’alto di una tradizione che racconta di sfide sempre avvincenti fra le due squadre.
Lo score complessivo ci vede in netto vantaggio con 37 vittorie, 30 pareggi e 24 sconfitte su 91 incontri disputati nella massima serie, e sarebbe facile per noi risalire al 18 maggio 1996, quando la Fiorentina di Ranieri conquistò la sua quinta coppa Italia battendo in finale l’Atalanta del tifoso viola Mondonico con lo storico 2-0 di Bergamo firmato Lorenzo Amoruso e Gabriel Batistuta. Oppure ricordare l’ultima vittoria in campionato datata dicembre 95’ quando ancora uno straripante Re Leone autore di una doppietta affondò gli orobici per un 3-1 che lanciava i viola nei piani alti della classifica. Vogliamo invece soffermarci sul fatto che Atalanta – Fiorentina è stata spesso teatro di autentici record realizzati dai viola. Come la vittoria con più largo punteggio ottenuta in trasferta grazie al 7-1 del febbraio 64 con ben 5 gol di Uccellino Hamrin. E ancora l’11 gennaio 87’, quando 1000 valorosi tifosi gigliati andarono a Bergamo senza vedere il Papa a causa di una fortissima nevicata che, caso unico nella storia viola, fece rinviare l’Atalanta – Fiorentina in programma quella domenica.
Oppure, e chiudiamo celebrando un meraviglioso gesto tecnico, quando la Fiorentina di Ericksson espugnò lo stadio Atleti Azzurri d’Italia con uno dei gol più pregevoli realizzati in carriera da Roberto Baggio. E’ il 19 marzo 89’, siamo alla quinta di ritorno, e la Fiorentina è quella che schierava come coppia d’attacco la fantastica B2, Baggio – Borgonovo. E’ il 29’, quando Carlos Dunga con il classico esterno destro pesca il divin codino al limite dell’area, gran giocata a irridere l’ex – viola Renzo Contratto e tiro a girare effettuato con precisione chirurgica che si insacca imparabile nell’angolo basso alla sinistra di Ferron. Sarà il definitivo 1-0 difeso strenuamente nel secondo tempo da uno strepitoso Pino Pellicanò che parerà l’impossibile compreso un rigore calciato dall’atalantino Nicolini nel finale. I viola a fine campionato conquisteranno l’agognato posto Uefa e dei 39 gol realizzati da Baggio in maglia viola quello rimane certamente uno dei più belli.
Stasera in assenza del fenomeno rumeno tocca a Pazzini, Montolivo e chissà… alla new entry Papa Waigo rinverdire la prodezza del piccolo Buddha e riprendere così la striscia di vittorie bruscamente interrotta contro il Milan.