SEMIOLI A RFV, Sulle fasce giochino Gonzalez e Ikoné
Franco Semioli, ex calciatore viola, è intervenuto a Radio FirenzeViola nel corso della trasmissione "Viola Amore Mio". Ecco le sue parole.
Che effetto le ha fatto questa Fiorentina in questo inizio di stagione?
"Italiano sta facendo un grande lavoro, la squadra è compatta, ha qualità e come abbiamo visto se la può giocare con tutte. E' una squadra
sempre in partita e ha giocatori che possono fare la differenza in qualsiasi momento, quest'anno arriverà in alto. L'unico difetto può
essere la continuità che ogni tanto non fa riconoscere la squadra che siamo abituati a vedere solitamente, come con l' Empoli. Con la Lazio invece la Fiorentina ha perso immeritatamente".
Che effetto fa la partita Fiorentina-Juventus?
"E' una partita particolare, l'atmosfera che si crea si sente già una settimana prima, c'è sempre più voglia di fare bene davanti a tanto
pubblico. C'è la possibilità di rimanere in alto e di fare bene anche con una Juventus in forma. Bonaventura, Nico Gonzalez e Beltran sono giocatori
di grande qualità che permetteranno alla squadra di fare bene, sono di un livello superiore con le loro giocate e la loro imprevedibilità. Devono dare di più perché se lo possono permettere, con loro accanto gli altri giocatori sono più tranquilli. La Juventus saprà già che affronterà una squadra che getterà il cuore oltre l'ostacolo per vincere la partita".
E' giusto cambiare la posizione di un esterno per favorire l'altro esterno?
"Italiano ha le capacità di fare ciò cambiando tattiche e posizioni, sicuramente cerca di trovare le migliori soluzioni per favorire la squadra e
i singoli giocatori, ha tutte le carte in regola per provare nuove possibilità. In partita queste dinamiche possono funzionare, ma in determinate occasioni possono spesso non riuscire in base all'avversario. Per le qualità degli esterni potrebbero giocare tutti, personalmente io farei giocare Ikone e Nico. Alla Juventus toglierei Kean che in questo momento è in fiducia e sta bene".
La Fiorentina con le squadre medio-piccole deve avere un atteggiamento diverso?
Con Prandelli difficilmente sbagliavamo queste partite, era più facile fare scivoloni contro le grandi squadre. A questa squadra ancora manca la mentalità vincente, deve ancora fare questo step perché non vincere con questi tipi di squadre alla lunga fa la differenza".
Da allenatore cosa ruberesti ad Italiano e Allegri?
"Ad Italiano ruberei la capacità di tenere il gruppo unito e concentrato, il modo in cui riesce a leggere le partite che non è mai semplice. Ad Allegri ruberei la tranquillità e serenità nei momenti difficili, il suo equilibrio, con l'organizzazione e l'esperienza è riuscito a rimanere in alto. Sono due allenatori vincenti e forti".