PAZZINI DENTRO O FUORI? Il parere dei bomber

10.03.2008 13:00 di  Marco Gori   vedi letture

E' l'uomo del giorno anche se, almeno in parte, in negativo. Giampaolo Pazzini si è preso la responsabilità del risultato di Siena, e se il gesto del giocatore a fine gara è sintomo di grande serietà e maturità, è fuori discussione che gli errori come quello che ha commesso ieri alla fine possano costare cari; posto che Pazzini è un patrimonio della società e che i progressi mostrati negli ultimi tempi sono inequivocabili, ci si pone il dubbio di come gestire al meglio la situazione dell'attaccante toscano in vista di una fase della stagione che è fin troppo ovvio definire decisiva. In certi casi, infatti, può risultare utile concedere al giocatore un periodo di riposo in cui liberarsi dallo stress per poi ricaricarsi, in altri è meglio che accada il contrario, e cioè che il diretto interessato vada avanti per la propria strada, cercando subito il riscatto personale. Pur certi che Cesare Prandelli saprà, come al solito, prendere la decisione più saggia e opportuna, Firenzeviola.it ha voluto sentire il parere di alcuni grandi bomber del passato:

 

 

Francesco "Ciccio" Graziani:

“Pazzini mi piace ancora più di prima, perché le occasioni forse le sbaglia ma intanto se le crea. Il suo è solo un problema psicologico; il goal di ieri lo ha sbagliato perché non era tranquillo: nella sua testa la porta del Siena non era larga 7 metri e 30 ma un metro e 10; bisogna continuare a dargli fiducia; magari dopo l’allenamento dovrebbe trattenersi sul campo e riprovare tutte le varie situazioni che gli si possono presentare sotto porta; anzi, sapete una cosa? Se Prandelli è d'accordo ci sto io con lui e vedrete in due mesi che centravanti viene fuori. Non voglio nulla, gli voglio talmente bene che mi basta solo un rimborso per la benzina. E guardate che sono serio….”

 

 

Massimo "Il Condor" Agostini:

"E’ una situazione che agli attaccanti capita, soprattutto al giorno d’oggi dove le occasioni sono sempre meno e se non le finalizzi sei subito al centro dell’attenzione. Ed in questi casi è importante che il giocatore continui per la sua strada, facendo vedere che è li per aiutare il resto della squadra e che tanto prima o poi la rete arriverà. Nel caso specifico di Pazzini, poi, penso che abbia sofferto l’assenza di Mutu: proprio nel momento in cui si stava liberando del peso dell’eredità di Luca Toni ecco che si è trovato nuovamente ad avere sulle sue spalle tutta la responsabilità dell’attacco"

 

Dario Hubner (Capocannoniere Serie A, stagione 2001/2002) :

"Io per fortuna nella mia carriera non mi sono mai trovato in una situazione del genere, ma ritengo che in questi casi sia opportuno mettersi un attimo in disparte per liberarsi dallo stress e poi tornare in campo più carichi di prima"