NASSI A FV, Per vincere non serve solo spendere
Autofinanziamento ma senza ridimensionarsi: questa la linea guida per il futuro della Fiorentina emersa nel corso della conferenza stampa tenuta ieri da Pantaleo Corvino. Un concetto che ha destato un po' di allarme in chi segue, per lavoro e non, le sorti della squadra viola. Non pare affatto allarmato, stranamente, l'ex ds gigliato Claudio Nassi, contattato in esclusiva da Firenzeviola.it:
Nassi, ieri il ds viola Corvino ha detto che la Fiorentina continuerà con la politica di auto-finanziamento ma che non si ridimensionerà. Secondo lei, sono compatibili questi due concetti?
“E perché no? Ma le vedete le partite? L’Almeria fa soffrire il Barcellona, il Lione elimina il Real Madrid: non si vince con i soldi. Non è affatto vero che solo i club con grossi budget a disposizione possono imporsi”
Tradotto in fatti cosa significa? Continuare ad investire sui giovani?
“Significa arrivare per primi. Se un giocatore non lo si trova in Italia lo si va a cercare all’estero, il mercato ormai è globale”
Però, se si parla di autofinanziamento, visto che quest’anno quasi sicuramente mancheranno anche i proventi derivanti dalla partecipazione alla Champions League, potrebbero risultare inevitabili, per fare anche degli acquisti di medio spessore, delle cessioni eccellenti come quelle di Vargas e Frey…
“E allora?! Ragazzi, ma un anno fa è stato ceduto Felipe Melo per un sacco di soldi...Se vengono offerte delle cifre del genere che partano pure! Portieri, difensori e centrocampisti di quantità si costruiscono in casa. Il discorso cambia solo per gli attaccanti e i rifinitori”
Vargas però, pur non essendo ne’ un attaccante ne’ un rifinitore, è un giocatore capace come pochi di fare la differenza e quindi difficile da rimpiazzare…
“SI che si può. Si individua un obiettivo e si cerca, ripeto, di arrivare per primi”
Quindi lei resta ottimista sul futuro della Fiorentina…
“L’altra sera allo stadio c’erano oltre 40.000 spettatori. Nel mondo sono pochissime le squadre che possono vantare situazioni del genere. La Fiorentina può e deve lottare ai vertici del calcio nazionale e internazionale. E poi se puntavano a vincere Pontello e Cecchi Gori non vedo perché non debbano farlo i Della Valle…”
Pontello e Cecchi Gori, però, almeno per gran parte della loro gestione, di soldi ne hanno tirati fuori molti. I Della Valle ormai già da tempo parlano di autofinanziamento…
“Pontello, con cui ho lavorato, voleva il meglio dal mercato ma voleva sempre chiudere in attivo. Ripeto, la ricetta è semplice: si cedono i giocatori che non servono e poi si cerca di arrivare in anticipo sui propri obiettivi”