LORIA A FV, PIOLI MOSCIO? MACCHÉ: SI FA SENTIRE. VIOLA, ADESSO SERVE PAZIENZA
Un confronto chiaro e deciso, con parole ferme. Dove ognuno, da capitan Pezzella a mister Pioli, si è assunto le proprie responsabilità. Il faccia a faccia che è andato in scena nel post partita di Frosinone tra il tecnico della Fiorentina e i suoi giocatori sembra quasi come un unicum all'interno dell'esperienza sulla panchina viola dell'allenatore di Parma, da sempre dipinto come un uomo dai toni posati. Anche troppo, a giudicare da quello che è il sentimento che una buona fetta di tifosi ha manifestato su social, siti e radio. Per parlare del carattere di Pioli, Firenzeviola.it ha chiesto un parere a Simone Loria, ex difensore tra le altre di Atalanta, Roma e Bologna che ha avuto modo di lavorare in Emilia con il tecnico viola.
Loria, domanda secca: è vero che Pioli è un tecnico di poco polso?
"In base alla mia esperienza posso confermare che non è così. Chi dice queste cose vuol dire che non conosce il mister. Quando c'è da farsi sentire, non si tira indietro, soprattutto nelle circostanze in cui le sue squadre non vanno bene".
Crede che nei confronti di una squadra giovane come la Fiorentina sia la scelta migliore quella di alzare un po' più del solito la voce?
"Dipende da spogliatoio a spogliatoio. Ci sono gruppi che se vanno male e vengono portati in ritiro si deprimono ancora di più anziché caricarsi in vista dell'appuntamento successivo. Solo Pioli, a Firenze, può avere il polso della situazione di ciò che sta avvendendo là dentro: se ha ritenuto di alzare i toni è perché lo riteneva opportuno".
Da esterno come valuta la stagione della Fiorentina?
"E' una squadra molto giovane, con giocatori di talento. Può far bene. Quello che però serve è una buona dose di pazienza. E' inutile arrabbiarsi quando la squadra incappa in dei passi falsi. Bisogna entrare nell'ordine delle idee che un gruppo dalla giovane età può avere alti e bassi".
Pioli è l'allenatore giusto per allenare dei giovani?
"Sì, da lui possono imparare tanto. E lui per primo può dare molto ai ragazzi che allena. Bisogna però, come ho detto, avere un po' di pazienza".