GRANDI FIRME A FV, PAROLE DI ADV? ECCO COSA SIGNIFICANO

Ha collaborato Niccolò Santi
20.12.2017 16:30 di  Daniel Uccellieri  Twitter:    vedi letture
Fonte: Ha collaborato Niccolò Santi
GRANDI FIRME A FV, PAROLE DI ADV? ECCO COSA SIGNIFICANO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Andrea Della Valle torna a parlare della Fiorentina. Una lunga confessione del patron gigliato che, a margine dell'inaugurazione del nuovo impianto Tod's ad Arquata, ha parlato del suo malessere dovuto alla critiche ricevute dalla parte calda della tifoseria che lo hanno spinto, ad inizio della scorsa estate, a mettere in vendita la società. La redazione di Firenzeviola.it ha contattato alcune delle più importanti firme fiorentine, chiedendo un commento sulle parole di Andrea Della Valle:

Mario Tenerani (Lady Radio): "Al di là delle cose più o meno condivisibili che il patron gigliato ha detto, oggi è andata in scena una confessione a cuore aperto da parte dell'uomo Andrea Della Valle. Una confessione che ha evidenziato le sue difficoltà psicologiche, un malessere che va avanti da mesi ormai. Oltre a questo i fatti sono chiari: Andrea Della Valle, almeno nell'immediato, non tornerà a Firenze e la Fiorentina continua ad essere in vendita. Il cuore gli dice di restare, la testa di vendere. Il tempo, come ha detto lo stesso ADV, lenisce le ferite. Speriamo, con il tempo, di rivederlo a Firenze. Magari con un progetto più ambizioso, visto che ora, con il monte ingaggi ridotto la Fiorentina non può tornare ai fasti delle passate stagioni". 

Giampaolo Marchini (La Nazione): "Da tempo era auspicabile questo chiarimento da parte di Andrea Della Valle. In queste condizioni, l'ho detto più volte, non si può andare avanti. Adesso spero in un suo ritorno a Firenze per avere un chiarimento con quella parte di tifoseria più calda.  L'obiettivo per la Fiorentina è quello di riconquistare il suo pubblico: qualche anno fa, per fare un esempio, con la Roma si sarebbe visto uno stadio pieno in ogni suo settore. Oggi non è più così. Spero che questa confessione di Andrea Della Valle possa essere il punto zero per iniziare a ricostruire il rapporto fra la proprietà e la tifoseria". 

Enzo Bucchioni (TuttoMercatoWeb): "Finalmente ADV è tornato a parlare. Ci mancava, essendo il riferimento principale. I punti chiave che ha trattato li avevamo già scritti: lui non torna a Firenze, la società non è in vendita ma affidata ai manager, e la struttura verrà potenziata. Almeno ora c’è chiarezza, poi qualcuno potrà essere d’accordo e qualcun altro meno. Ma un obiettivo c’è, ed è l’Europa League. Poi ho sentito anche un po’ di autocritica da parte di ADV, che forse si comincia a rendere conto che serve qualcosa di più per puntare in alto… Il patron ha ragione quando parla di cori che vanno oltre il calcio e oltre l’appartenenza, incidendo sulla persona. Ecco, questo è intollerabile. Sbaglia però nel dare troppo peso a una parte della tifoseria. Lui dovrebbe andare avanti con il suo programma, senza guardare in faccia nessuno e senza dare soddisfazioni. Se facessero così tutti i presidenti di Serie A, dovremmo chiudere tutto: in tanti anni non ricordo una società con il 100% dei consensi. Perfino Berlusconi fu contestato, con Galliani che girava sotto scorta. Io capisco tutto, però bisognerebbe anche andare oltre. Quella curva lì non la convincerai mai. Questo vuol dire che, se è per quelli lì, lui non tornerà mai. Su Chiesa poi ADV ha detto “spero”, ma se dice così mi par di capire che il ragazzo andrà via. Se prolunghi un contratto fino al 2022, il presidente deve esser sicuro. Chiesa non lo potrai trattenere fino a fine stagione, ci sono squadre più forti dal punto di vista economico: sono situazioni come quella di Berna. La Fiorentina un giocatore di quel tipo non lo può trattenere, ADV ha infatti detto che i tempi economicamente prosperosi degli altri anni non ci sono più. Ai 4 milioni di stipendio, che offrirebbero altre società, i viola non ci possono arrivare. Non dipende neanche da lui, che secondo me resterebbe anche volentieri, è un bravo ragazzo".

Benedetto Ferrara (Repubblica): "ADV non mi ha sorpreso perché ha detto quello che sapevamo. Diciamo che quello che penso io è che il vero problema sia la tanta gente che non va più allo stadio. Questo è il nodo che i DV dovrebbero slegare, più di ogni altra cosa. Alla fine sono una minoranza i tifosi che non li amano molto, per questo dico che il vero problema è il distacco della piazza rispetto alla squadra: nessuno chiede follie finanziare, ma magari di costruire un modello o un‘idea che rimetta in moto i sentimenti. La storia dimostra che il problema non è l’autofinanziamento, ma è come lo fai e soprattutto la presenza della società, diversa da qualsiasi dirigente seppur bravo. Sono entrati tanti soldi, e, anche se bisogna ancora valutare come sono stati spesi, la presenza della Proprietà è importante, pure per lo spogliatoio e per gli stessi dirigenti. Ad esempio, Lotito è stato contestato per anni, ma col gioco ha riportato la gente allo stadio. Io ho il massimo rispetto per le idee di ADV, però vedo una situazione un po’ nevrotica: il vero bandolo della matassa è la disaffezione. E non è un problema della gente, perché è pronta a tornare sempre. Se tu togli le emozioni togli tutto. Detto questo, la Fiorentina può ambire al sesto posto, dietro ci sono squadre più o meno simili. Mentre su Chiesa credo che la Fiorentina debba e possa tenerlo. E’ figlio di una persona intelligente come Enrico, che sa bene cosa vuol dire essere importante a Firenze, e panchinaro in un top team. Credo che Federico possa restare se gli si dà un futuro anche in chiave Europa, perché non sono tanto i soldi: parliamo di un ragazzo tranquillo, semplicemente bisogna stimolarlo. Che il presidente dica “spero”, un po’ mi dispiace. Inutile parlare di progetto giovani se poi lo lasci andar via, spero resti un altro paio d’anni, così come spero ritorni ADV. La verità è che quando la Fiorentina prese Montella, Pradè, Macià e tanti giocatori importanti e rischiosi (come Gomez, Rossi…), lì c’era Andrea. E c’era il suo entusiasmo. La variabile società è troppo importante, i fischi fanno parte del gioco. Voglio ricordare che per Gomez nonostante i 40 gradi di luglio c’erano 20mila persone al Franchi. ADV è una persona molto passionale, istintiva. Ci mette l’anima. Secondo me è importante che ci sia. Riesce anche a trasmetterlo, l’entusiasmo, a differenza di altri".

Alessandro Bocci (Corriere della Sera): "Innanzitutto è un buon segnale che ADV sia tornato a parlare. Poi mi è sembrato sincero, senza veli, senza voler fare contento nessuno. E’ chiaro che il solco che si è scavato con una parte della tifoseria c’è, ed è difficile da colmare. Lui è soddisfatto della struttura che ha allestito, ma credo che una società abbia bisogno della vicinanza del suo titolare. Quindi in questo senso mi sembra necessario il suo ritorno, e poi mi rassicura anche il fatto che la Fiorentina non sia destinata a passare nelle mani del primo che fa una buona offerta. I DV in questo senso dimostrano interesse verso la propria squadra, mi auguro che nel breve tempo facciano il loro ritorno. Inutile dire che sulla frattura con una parte dei tifosi non c’è nulla di nuovo. Non mi sembra esistano margini, al momento, per ricucire la ferita. Mentre riguardo a Chiesa, voglio ricordare che ha un contratto fino al 2022, e mi pare contento di stare qui. Chiaro che nel calcio moderno di certezze non ce ne son più, perché poi c’è sempre uno più grande di te pronto a ‘mangiarti’. Basti pensare alla cessione di Pogba, qualche anno fa. Insomma, spero che Chiesa abbia voglia di rimanere per almeno un po’ di anni, e che sia simbolo di una squadra che possa tornare - come ha detto ADV - a lottare per l’Europa. Anche se per adesso siamo abbastanza ai confini".