FIORENTINA VERTIGINI DI GLORIA. In attesa del girone Uefa Firenze si gode un terzo posto che fa sognare.

22.10.2007 07:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
E adesso ci vorranno guanti e cappello. Certo, come non rilevare il repentino cambio meteorologico, ma qualcosa di ancora più evidente sta cambiando. E ci riferiamo alle ambizioni della Fiorentina. Perché il secondo posto che apre la settimana del girone Uefa, racconta molto di più di quanto si possa ascoltare nei bar, nei luoghi di lavoro, ovunque ci siano appassionati viola. Una squadra che ieri, oltre ad aver entusiasmato e vinto, ha messo sul piatto una nuova ambizione. Quella di poter occupare posizioni da brividi, da vertigini. Unica formazione ancora imbattuta, quella di Prandelli è già, dopo sole otto giornate, la più bella rivelazione di questo campionato. Per gioco, per qualità, per risultati e per continuità. Una striscia di risultati utili consecutivi che, se osservati sul terreno amico del “Franchi”, non vedono interruzioni da un anno intero. La Fiorentina di oggi, in attesa di misurarsi sul palcoscenico di Villareal, è già un gruppo in grado di poter davvero stupire. Come nessuno poteva prevedere. Sarà lotta per la Champions, o qualche altro obiettivo di classifica ancora più ambizioso, sarà solo il tempo a poterlo confermare. Di certo, a oggi, c’è la certezza di una grande squadra e di un grande allentatore. Entrambi nelle condizioni di potersi ulteriormente rinforzare nel corso della finestra di mercato di gennaio. Quando sarà più chiaro fino a dove potranno spingersi i più arditi sogni di gloria di tutti i tifosi viola. Quando un terzo posto come quello di oggi, potrà prospettare un’incredibile corsa al titolo o, male che vada, una qualificazione in Champions League. Nel frattempo tanto vale seguire i consigli di un allenatore che l’ha sempre saputa lunga, anche a Firenze. Quel Trapattoni che, traghettata la Fiorentina al vertice della classifica, invitò a tutti a coprirsi (a dispetto della sua nota resistenza al freddo). Per la tramontana sì, ma anche perchè lassù in cima, alla classifica, tira un vento gelido. Quello delle grandi vette.