CONTO TV, Il testo dell'interrogazione parlamentare dell'On. Bosi
Riportiamo di seguito il testo integrale dell'interrogazione parlamentare urgente rivolta dall'On. Francesco Bosi relativamente alla trasmissione delle partite della Fiorentina da parte di Conto TV:
Oggetto: INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA IMMEDIATA
Il sottoscritto On. Francesco Bosi
premesso
- che, in occasione delle partite giocate fin ad oggi in trasferta dalla Fiorentina in coppa Uefa, la diretta televisiva è stata acquistata dal canale Conto Tv, caratterizzato per la trasmissione di film per soli adulti a carattere pornografico;
- che gli appassionati della squadra viola, e quanti altri desiderano assistere alla trasmissione della partita in diretta, sono costretti ad acquistare una scheda dal costo minimo di 10 euro, di cui 5 spesi immediatamente per la partita e gli altri che costituiscono credito per assistere alla visione di film pornografici;
- che nella fase di acquisto vengono propagandate anche altre formule commerciali per la visioni giornaliera dei medesimi spettacoli per soli adulti;
- che in sostanza la visione della partite di calcio si traduce in un potente veicolo promozionale in favore della visione di film vietati ai minori;
rilevato
altresì che l’Acf Fiorentina non ha alcuna responsabilità in ciò che accade, in quanto non detiene titolo a gestire i diritti televisivi delle gare in trasferta e che questi sono percepiti esclusivamente dalle società calcistiche ospitanti, le quali a loro volta, alla ricerca del maggior profitto, si affidano a broker internazionali che ricercano, sul libero mercato, il miglior offerente
constatato
Come siffatta situazione - oltre a determinare un indubbio danno d’immagine alla società viola, che ricerca con campagne promozionali di acquisire spettatori fra i giovani, i giovanissimi e le famiglie – sottopone il pubblico, con particolare riguardo a quello giovanile, all’obbligo di acquisire film a carattere pornografico il che fatalmente, al di fuori di ogni controllo, costituisce occasione per indurre ad accedere a spettacoli che turbano l’equilibrio psicologico dei minori, con ciò contravvenendo ai vigenti dispositivi di tutela dei medesimi.
INTERROGA
Il Governo per sapere se, a fronte di tale situazione, dove lo sport viene utilizzato, per motivi commerciali, come veicolo di accesso alla pornografia, non intenda assumere tempestive ed energiche iniziative, presso le autorità sportive nazionali e internazionali e segnatamente l’Uefa, per sollecitare l’introduzione di regole nel campo della cessione dei diritti televisivi, volte ad inibire alle società sportive la cessione di tali diritti a quelle emittenti tematiche, che si caratterizzano per trasmissioni per soli adulti.
Roma, 26 ottobre 2007