CLAUDIO MERLO A FV, "Si, Montolivo mi somiglia"

Esclusiva FV
29.10.2008 14:08 di  Stefano Borgi   vedi letture

E' uno dei ragazzi della Fiorentina ye-ye. Nasce a Roma il 7 luglio del 1946 e a soli 19 anni esordisce in viola, dove rimarrà per undici stagioni. Poi, due anni all'Inter chiamato dal suo vecchio maestro Beppe Chiappella. "Furono due anni per me negativi. Non riuscii ad ambientarmi, fui scombussolato, anche se vinsi una Coppa Italia. E poi comunque, l'Inter era sempre l'Inter..." Ma allora, perchè lasciò la Fiorentina? "La verità è che fui ceduto. Se era per me io avrei chiuso la carriera a Firenze. Addirittura rifiutai il Torino di Radice (a quel tempo fresco Campione d'Italia ndr.), ma all'Inter non si poteva dire di no. Pensi, avevo 30 anni e fui pagato la bella cifra di 780 milioni. Anche a quella non si poteva dire di no." Domanda d'obbligo: il suo Fiorentina-Inter. "Facile, il primo, nell'anno in cui ho esordito (il 65'-66' ndr.). Era una semifinale di Coppa Italia, vincemmo 2-1.

Poi in finale battemmo il Catanzaro ai tempi supplementari." Adesso, invece, tocca al nostro di Fiorentina-Inter. Ci racconti quello del maggio 1971... "Di quella partita ricordo che eravamo disperati, ad un passo dalla serie B. Diciamo che l'Inter, che poi vinse il campionato, non affondò più di tanto. Ricordo un grandissimo gol di Mazzola che se ci riprova mille volte...e poi quel calcio d'angolo sul quale si avventò Pino Brizi..." Risultato finale 2-2 e in serie B ci andò il Foggia. Claudio, c'è nella Fiorentina un giocatore con le sue caratteristiche? "L'unico che mi somiglia un pò è Montolivo. Deve trovare continuità, però come giocatore non si discute". E la Fiorentina ce la farà a reggere il doppio impegno Coppa-Campionato? "Penso di si, abbiamo un grandissimo allenatore, e non credo che avremo difficoltà. Sono convinto che faremo una grande stagione, anche se non sarà facile andare avanti in Champions League." Abbiamo, avremo, faremo... Claudio Merlo parla al plurale, come se facesse parte ancora della Fiorentina. La viola, quindi, le è rimasta nel cuore..."Guardi, io sono viola dalla testa ai piedi. Mia moglie è fiorentina, i miei figli sono nati a Firenze, giudichi lei..."