CH.LEAGUE, Parlano gli agenti degli esclusi

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06.09.2008 00:00 di  Marco Gori   vedi letture
CH.LEAGUE, Parlano gli agenti degli esclusi
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1 settembre 2008, ore 17,15: la Fiorentina rende nota la lista dei giocatori che prenderanno parte alla fase a gironi della Champions League: salta subito all'occhio l'assenza di alcuni nomi illustri come quelli di Manuel Pasqual e Franco Semioli. Stupisce leggermente quella di Gianluca Comotto, non in perfette condizioni fisiche ma l'unico terzino destro di ruolo della rosa viola, oltre a Luciano Zauri. Manca anche Manuel Da Costa, il più grosso investimento della società viola nella campagna acquisti dello scorso inverno, un giocatore che finora ha trovato pochissimo spazio in squadra ma che poteva risultare utile vista la sua esperienza internazionale e visto che, almeno fino a quel momento, i difensori centrali a disposizione di Prandelli erano soltanto tre. Il portoghese sembrava poter essere inserito in un'operazione di mercato con l'Inter che avrebbe dovuto portare a Firenze Nicolas Burdisso, ma ormai le speranze di ingaggiare il nazionale argentino erano sfumate. Diverso il discorso per N'Diaye Papa Waigo: al momento della pubblicazione della lista mancavano ancora quasi due ore alla chiusura del mercato, e sull'attaccante senegalese le squadre in pressing sembravano ancora molte. Alla fine anche la sua cessione è sfumata, così come, già nei giorni precedenti, si erano smorzate le voci sulle possibili partenze di Pasqual e Semioli.
Il giorno successivo, in maniera schietta ed esauriente, Pantaleo Corvino ha spiegato alla stampa tutte le evoluzioni della campagna acquisti-cessioni della Fiorentina.
Resta il fatto che un gruppetto di giocatori, che già in partenza sembravano destinati alla panchina, se non addirittura alla tribuna, non potendo giocare in Europa vede ancora maggiormente ridotte le proprie possibilità di trovare spazio.
Per capire il loro stato d'animo ed individuare eventuali sviluppi futuri, Firenzeviola.it ha contattato gli agenti di alcuni di essi.


Iniziamo da Gastone Rizzato, procuratore di Manuel Pasqual

Rizzato, durante tutta l'estate si sono diffuse a più riprese voci su una possibile partenza del suo assistito. Alla fine il giocatore è restato a Firenze, nonostante le sue possibilità di giocare appaiano assai ridotte. Ma quanto è stato vicino Pasqual a lasciare Firenze?

"Non c'è mai stata la concreta possibilità di un trasferimento. Da parte dela Fiorentina non ho avuto segnali di questo genere, nemmeno dopo l'esclusione dalla lista Champions".

Come l ha presa il giocatore?


"Male. In generale lui non è un giocatore da fare panchina. La società ha garantito che comunque avrà spazio, quindi aspettiamo. Allo stesso tempo, se è vero che il campionato è una cosa e la Champions è un altra, come io sono abituato a rispettare scelte di tecnico e società, mi aspetto che tale atteggiamento sia reciproco. Se cosi non sarà, dovremo iniziare a valutare altre prospettive".




Proseguiamo con Marcello Bonetto, agente di Franco Semioli.

 

Bonetto, Semioli fu il "colpo" più importante della campagna acquisti viola dello scorso anno. Durante l'estate si è parlato, a dire il vero in maniera abbastanza sporadica, di un suo possibile trasferimento. Il giocatore è rimasto a disposizione di Prandelli, che un anno fa lo ha fortemente voluto, ma non potrà giocare in Europa...

"Per quanto riguarda il mercato non c'è mai stato niente di concreto che riguardasse il mio assistito. Certo, l'esclusione dalle liste Champions non ci ha fatto per niente piacere. Forse ha influito l'infortunio che lo ha tenuto fermo per gran parte del campionato scorso, anche se non va dimenticato che nelle ultime partite della scorsa stagione è stato decisivo per il raggiungimento del quarto posto. Vediamo, per ora è prematuro fare valutazioni. Speriamo che proprio in questo periodo in cui il mercato è fermo, il giocatore trovi la giusta serenità per dimostrare quanto è importante per la squadra, altrimenti valuteremo la situazione"

L'ultimo giorno di mercato, Franjo Vranikovic, agente di Manuel Da Costa, ci era apparso alquanto perplesso sul futuro del difensore portoghese; ora non sembra particolarmente preoccupato nonostante il suo assistito sembri avere davvero poche chances di giocare, a maggior ragione dopo l'esclusione dalle liste Champions:

"Tutto questo non ha importanza. La società ha un obiettivo, che poi è lo stesso del ragazzo, cioè la sua crescita. Il giocatore è giovane e quindi il tempo è dalla sua parte, poi, eventualmente, in futuro, vedremo".