CAMPANHARO A FV, VIOLA TRA LE MIGLIORI MA A VERONA SARÀ DURA. A FIRENZE...
Era arrivato in maglia viola nell’estate del 2011 ed aveva riempito subito gli occhi di tutti con una rete in finale di Supercoppa Primavera che lo aveva fatto sembrare un predestinato. L’avventura alla Fiorentina di Gustavo Campanharo, mediano classe 1992, però non è andata a buon fine, nonostante le 21 presenze (e 6 reti) in quella stagione nella Viola di mister Semplici che non gli bastarono a guadagnarsi la riconferma in Italia. Paese nel quale Gustavo ha di nuovo fatto capolino lo scorso anno, stavolta direttamente nel palcoscenico della Serie A, con la maglia dell’Hellas Verona: per lui, con la casacca scaligera, si contano 17 presenze tra campionato e Coppa, un bottino comunque importante. Adesso per Campanharo la nuova sfida si chiama Evian, squadra della Serie B francese. E proprio lì Firenzeviola.it lo ha raggiunto in esclusiva per parlare della sua avventura e del match di domani tra le sue due ex squadre, Hellas e Fiorentina.
Gustavo, come procede la tua avventura all’Evian, in Francia?
“Mi trovo molto bene qui, l’Evian è un club in cui c'è una buona struttura. Sto lavorando bene, mi sento valorizzato e ho la possibilità di giocare sempre. All’inizio ho avuto un po’ di difficoltà con la lingua, però per fortuna ci sono anche altri giocatori che parlano portoghese e spagnolo che mi stanno aiutando giorno dopo giorno. Al momento siamo il 6° in classica e speriamo raggiungere il nostro obiettivo, che è la promozione in Ligue 1”.
Quanto sei dispiaciuto di non essere riuscito a sfondare nel campionato italiano?
“Un po’ mi è dispiaciuto onestamente, però credo di aver fatto bene in quasi tutte le partite in cui ho avuto la opportunità di giocare. All’inizio del campionato scorso avevo trovato abbastanza spazio, alla fine invece un po’ meno per cui anche la forma fisica non era sempre al top, dato che mi mancava il ritmo-partita. A Verona mi allenavo sempre con decisione, sia che giocassi 90 o anche 2 minuti: per me non cambiava nulla”.
Domani si affrontano le tue due ex squadre, Verona e Fiorentina: che partita ti aspetti?
“Sicuramente sarà una partita dura per entrambe, il Verona sta trovando un po’ di difficoltà in questo inizio di campionato ma la Fiorentina nonostante le ultime sconfitte è in grande forma. Però giocare al Bentegodi è sempre difficile per tutti ed il Verona, al pari della Fiorentina, ha una tifoseria spettacolare, che sostiene la squadra sempre, anche se sta perdendo. Per questo credo che sarà una partita difficile, sia per Verona che per la Fiorentina”.
Qual è il giocatore del Verona che più deve temere la Fiorentina?
“È difficile scegliere un solo giocatore dell’Hellas: l'anno scorso abbiamo dimostrato di avere un gruppo forte e quest'anno vedo che stanno giocando quasi sempre le stessi. Penso pertanto che anche se i miei ex compagni ora stanno trovando qualche difficoltà, quando giocano da squadra, tutti uniti, possono davvero battere chiunque”.
Immagino tu stia seguendo la Fiorentina in questo inizio di stagione: quali obiettivi può avere questa squadra?
“Certo, non appena ho un po’ tempo, guardo le partite della Serie A. Mi piace molto il modo in cui gioca la Fiorentina, per me resta una delle migliori squadre del massimo campionato. I viola hanno grandi giocatori con qualità tecniche che possono decidere tutte partite: non so dove di preciso, ma continuando così sono convinto che la Fiorentina arriverà lontano”.
Che ricordi hai della tua avventura a Firenze?
“Ho lasciato molti amici a Firenze, che è una città bellissima dove mi sono trovato da subito molto bene. Mi ricordo ancora del mio gol all’Olimpico di Roma in Supercoppa, nella mia prima partita ufficiale in maglia viola. Ricordo che quando giravo per Firenze, le persone mi riconoscevano e mi salutavano… per me è stata un’esperienza fantastica”.
Ti aspettavi di vedere due giovani come Babacar e Bernardeschi a questi livelli in Serie A?
“Certo! Sono due grandi giocatori che avevano già saputo dimostrare di essere forti anche nella Primavera: non sono per niente stupito”.