BELDÌ A FV, Noi più forti del Milan. E su Chiesa...
La vittoria a San Siro col Milan è stato un bel regalo di Natale per tutti i tifosi. Adesso bisogna confermare questi tre punti e chiudere al meglio questo 2018. Mancano due gare: oggi arriva il Parma al Franchi nel cosiddetto Boxing Day e poi all’ultima giornata del girone d’andata la Fiorentina affronterà il Genoa a Marassi. Quella contro il Milan è stata la prima vittoria in trasferta e la prima contro una big anche se per Paolo Beldì, regista e noto tifoso viola, non è proprio così: “Noi siamo più forti del Milan. Stiamo ritrovando quel ritmo e quella condizione che avevamo ad inizio campionato”, ha detto in esclusiva ai microfoni di FirenzeViola.it.
La Fiorentina si trova a -3 punti dal quarto posto...
“Sono inebriato ed eccitato dopo la vittoria a San Siro. Vorrei che la Fiorentina uscisse da quella parte di classifica che io chiamo zona “uffa” e che riesca riagganciare del tutto quelle sopra. Con il Milan siamo entrati col piglio giusto e con un grande atteggiamento e abbiamo portato a casa i tre punti”.
Su Chiesa e il “lampo” di San Siro:
“E’ stato un lampo da campione. Magari succedesse sempre che tocca poco la palla per settanta minuti e poi con un lampo la butta dentro. Io quando mi chiedono come gioca Chiesa o un giudizio su di lui, ne parlo sempre male, così spero che non ce lo portino via (ride, ndr)”.
E’ mancato qualcosa a questa squadra?
“Forse qualcosa là davanti, ma non voglio dare colpe a nessuno. C’è stato un periodo in cui la palla non voleva entrare e quando arrivano questi momenti c’è poco da fare, l’importante è uscirne presto”.
Oggi arriva il Parma, che partita si aspetta?
“Se noi crediamo nei nostri valori e nella nostra forza possiamo vincere. La squadra c’è: siamo la quarta difesa difesa del campionato per gol subiti, il centrocampo sta dando tanto in fase realizzativa, ripeto, è mancato un po’ l’attacco che ora è tornato di nuovo ai livelli di inizio campionato. Spero che nelle prossime partite si riesca ad ottenere punti. Abbiamo ora Parma e poi Genoa, contro il mio amico Cesare Prandelli. Faccio molta fatica a vederlo come un avversario (ride, ndr)”.