VIOLA, PARLANO IN TROPPI
Mancano soltanto i magazzinieri, poi hanno parlato tutti. La Fiorentina ha messo in piazza i propri problemi alternando dichiarazioni di ogni genere: calciatori, dirigenti, ex presidenti e addirittura responsabili della comunicazione si sono prodigati a individuare colpevoli per questa crisi senza fine. Ad otto giornate dalla fine del campionato servirebbero meno chiacchiere e più fatti concreti. E’ talmente concreto il rischio di finire in serie B che sarebbe da ingenui sperare in un paracadute di fortuna, come ad esempio lo scandalo del calcio scommesse. Ai Della Valle di sicuro non fa piacere vedere la Fiorentina in queste condizioni, i giocatori si saranno stancati di essere contestati anche quando vanno dal panettiere e magari pureil responsabile della comunicazione - sì proprio lui, quello che non ha trovato nulla di meglio da fare che attaccare i ragazzi dei siti internet – vuole concludere la sua avventura in maniera serena. La stampa fiorentina ha cercato di rendergli questa esperienza meno traumatica possibile, ma mica puoi raccontare le favole ai lettori? In questa stagione ne sono successe di tutti i colori: sono state celebrate le gesta di giocatori ballerini, è stato smascherato un pendolare senza permesso, è saltato un allenatore ed è stato annunciato un divorzio senza tenere conto di un dramma umano. Poteva andargli peggio?
Tutti sono stanchi di questa situazione e questo è un motivo più che sufficiente per dare di più. Mettiamo subito in chiaro un concetto: nessuno si sogna di chiedere alla Fiorentina di travestirsi da Barcellona per fare nero il Milan. Sarebbe utopia pura. A San Siro però ci si può aspettare una partita dignitosa e soprattutto intelligente contro una squadra che ha speso molte energie in Europa e che rischia di essere ancora sotto shock per l’eliminazione. L’impresa non è impossibile soprattutto se si troverà un modo per fermare Ibrahimovic, il grande trascinatore della capolista. Sarà importante non cadere nelle sue provocazioni, limitargli gli spazi e prosciugargli tutti i rifornimenti. Con attenzione, concentrazione e tanta grinta, quella che è purtroppo venuta a mancare troppo spesso in questo campionato.
Laura Bandinelli
giornalista de La Stampa