LA SFIDA DI SOUSA: VINCERE PER RICONQUISTARE TUTTI I TIFOSI. ECCO CHI GIOCA COL BASILEA. CONSIGLI NON RICHIESTI AD ADV PER UNA FIRENZE PIÙ VIOLA

17.09.2015 00:01 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
LA SFIDA DI SOUSA: VINCERE PER RICONQUISTARE TUTTI I TIFOSI. ECCO CHI GIOCA COL BASILEA. CONSIGLI NON RICHIESTI AD ADV PER UNA FIRENZE PIÙ VIOLA
© foto di Federico De Luca 2014

Aspettando il Basilea e il debutto nella nuova Europa League, dobbiamo dire che Paulo Sousa è un fuoriclasse. Da giocatore lo sapevamo, fuori dal campo è una bella scoperta. Cosa ha fatto? Cosa ha detto?

Una cosa straordinariamente semplice, ma straordinariamente efficace. Parlando della contestazione di sabato, dell’insoddisfazione di una frangia della tifoseria, la cosa che (purtroppo) interessa ancora più della partita, Paulo il Grande ha detto più o meno così: .

Una missione. Una promessa. Benzina pura da mettere nella testa e nelle gambe dei giocatori. Dichiarazioni di un uomo di sport che sa cosa  significhi il calcio e cosa può succedere anche a una squadra che negli ultimi anni ha fatto benissimo. Nel calcio non basta mai e giustamente Paulo Sousa ha alzato l’asticella.

La Fiorentina farà la sua parte, come sempre, e i tifosi come sempre saranno al fianco dei viola. Ma io spero che saranno presto al fianco anche della società pure quelli che contestano e per un motivo semplicissimo: Andrea Della Valle rende meglio nella serenità e l’entusiasmo di Andrea Della Valle va recuperato in fretta. Come?

Di sicuro i tifosi che hanno firmato gli striscioni e il documento devono cominciare anche a fare i conti con il calcio di oggi, con i bilanci, con il fair play finanziario, i diritti tv e tutto il resto per rendersi conto che questa società comunque fa di più di quello che sarebbe normale.

Ma Firenze e lo sappiamo, è una piazza particolare. Si vive di Fiorentina nel senso che alla Fiorentina si chiedono i sogni, le emozioni, le gioie e la partecipazione.

E se per tornare all’unione auspicata da Paulo Sousa la squadra è pronta a dare il mille per cento, se i tifosi devono capire l’importanza di una società sana, anche Andrea Della Valle deve modificare il corso della Fiorentina e i rapporti con la città e i tifosi.

Se il presidente permette, avremmo anche una decina di consigli assolutamente non richiesti, li diamo solo perché da quaranta anni siamo nel calcio e attorno alla Fiorentina, forse qualcosa abbiamo capito su quello che vorrebbe anche quella parte di Firenze non in sintonia, per ritornare a sentire completamente sua la Fiorentina e non qualcosa di bello e amato, ma poco vicino. Distante.

La Fiorentina deve essere qualcosa da amare, ma anche da toccare, da vivere, da partecipare. Tutto questo, naturalmente, per i tifosi che sono sempre in buonissima fede e dicono le cose con passione.

Per gli altri, per quelli che parlano o scrivono solo per livore, per interessi più o meno mancati, per antipatie congenite o solo per cercare di far sapere a loro stessi che sono vivi, vale la regola della più assoluta indifferenza. Un…li seppellirà.

Tornando a noi, Della Valle potrebbe provare a

1)   Istituzionalizzare in accordo con l’allenatore, l’apertura degli allenamenti almeno una volta al mese. Ma questo mio pallino che ho da tanto tempo mi par di capire che sia diventato o stia per diventare realtà. Un open day c’è già stato. Questa è la strada. Il tifoso vuole vedere da vicino i beniamini, vuole gli autografi e tutto quello che è il contorno ben noto.

2)   I rapporti con i club dei tifosi devono tornare ad essere costanti, i calciatori devono partecipare alle cene sociali, agli appuntamenti più importanti della vita di ogni gruppo. Ma non solo. La Fiorentina deve interagire con i club per organizzare a numeri ristretti, anche visite allo stadio, ai campini, alla sede.

3)    Una volta l’anno serve una convention-cena (alla Fortezza) aperta a tutti i dirigenti nazionali e internazionali dei club viola organizzati nel mondo con la partecipazione di Andrea Della Valle e della squadra. Un momento di incontro ufficiale da istituzionalizzare una volta l’anno

4)    Ci vuole poi più attenzione alla storia della Fiorentina che è il cordone ombelicale che lega società, squadra e tifoseria. Gli ex campioni della Fiorentina a girare, dovrebbero essere invitati, celebrati e festeggiati ogni domenica casalinga, allo stadio, prima della gara. Una passeggiata sul campo sotto i tifosi, la consegna di una maglia o di una targa, la partita vista vicino a Della Valle. Per gli ex dovrebbe diventare un appuntamento fisso per rimettere in moto la memoria e gli affetti. C’è il presente perché si viene da lontano.

5)   A questo proposito, altre società hanno dato vita con grande successo alla squadra Master, formata da ex giocatori che periodicamente fanno tornei benefici. Ai Master i tifosi sono tutti molto legati, anche questo aiuterebbe a rinsaldare i rapporti e a rendere più naturali i rapporti.

6)   Per i giovani, invece, potrebbe essere utile il coinvolgimento delle scuole. Dovrebbe essere coordinata la visita dei giocatori negli istituti secondari, lo sport e i valori dello sport sono sempre un grande tema. Nello stesso tempo gli atleti diventano messaggeri e testimoni della fiorentinità e del viola.

7)    Serve la creazione più rapida possibile di un Museo Viola con la Hall of fame, nel cuore di Firenze dove ci sono tanti spazi vuoti importanti, in attesa di crearlo all’interno del nuovo stadio, potrebbe diventare un polo di attrazione, ma anche un modo di ritrovare le basi di una storia gloriosa che deve essere il più possibile divulgata e ostentata con entusiasmo. Da non trascurare anche l’effetto turistico con benefici per il marketing e il merchandising.

8)   Va ripreso anche il rapporto con le squadre dell’interland fiorentino o regionale più vicine alla Fiorentina. L’amichevole infrasettimanale con queste squadre può tornare ad essere un modo per coinvolgere anche i tifosi e rimettere le radici nel territorio. Pure in funzione dello scouting.

9)   Studiare la possibilità con il comune di creare una sorta di strada viola. Ogni anno ex campioni lasciano la loro impronta sul modello di Hollywood

 

10 La società Fiorentina dovrebbe stabilmente entrare e partecipare a tutti i più grandi eventi sportivi della città, è una strada obbligata legare il marchio Firenze uno dei più importanti al mondo al marchio Fiorentina che deve crescere globalmente

11) Sotto l’aspetto della comunicazione serve maggiore attenzione in generale, la Fiorentina comunica malissimo o non comunica affatto. Una barriera da abbattere.

E poi oltre alla cura dei media tradizionali, serve particolare attenzione anche ai siti e a tutto quello che oggi è social.

E’ il web, trascurando gli aspetti deteriori, che oggi unisce, fa massa, e regala una infinità di stimoli. Il web è il mondo come sanno bene i Della Valle che per le loro aziende extra calcistiche in questo settore sono all’avanguardia

Mi fermo qui perché rischierei di stancarvi. Chissà quante idee avrete voi o avrà la Fiorentina più  belle delle mie. L’importante è partire ricominciare a parlarsi, a comunicare, a fare, a unire a partecipare.

Firenze è anche la Fiorentina. E la Fiorentina è Firenze.

Parlando di calcio (finalmente), stasera c’è il Basilea, la squadra più forte del girone. Gara difficile, ma Paulo Sousa sa bene come affrontare i suoi ex giocatori che il Destino gli ha messo subito davanti. Fiorentina e Basilea sono destinate a giocarsi il primo porto che vale molto per la seconda fase. Serve una grande partita e l’allenatore, a occhio, si affiderà ai giocatori più esperti in campo internazionale. Prevedo il ritorno di Suarez, Kalinic, Gonzalo, Ilicic e Roncaglia. Forse giocherà anche Kuba, sarebbe un bel vedere. Modulo 4-2-3-1 molto mobile con i confermati Badelj, Astori, Borja e Alonso. In porta debutterà Sepe.