LA PIOGGIA HA DATO UNA MANO AI VIOLA… UNA FIORENTINA ANCORA IN RODAGGIO. A SALONICCO SI ATTENDONO PASSI IN AVANTI. STADIO: DELLA VALLE VUOLE ACCELERARE
Evviva il Franchi, col suo prato perfetto. Rizollato (non per finta…) a dovere un anno fa, grazie ad una squadra di giardinieri del Comune, guidata dall’agronomo Minnella, che rappresenta un’eccellenza. Il prato dello stadio fiorentino è sempre stato il migliore in Italia e continua ad esserlo. Non si può dire lo stesso di Marassi: campo storicamente dotato di criticità che neppure i recenti interventi hanno eliminato. Ieri si è vista la differenza: a Firenze si sarebbe giocata quella partita, a Genova tutti a casa. Dispiace soprattutto per i tifosi viola che hanno affrontato qualche ora di pullman per soli 28 minuti di gioco… Torneranno a Genova forse a dicembre per il recupero, più verosimile a gennaio.
Ma parliamo di quei 28 minuti. La Fiorentina ci è piaciuta poco, il Genoa abbastanza. I rossoblu hanno costretto la squadra di Sousa a non respirare, conquistando spesso la prima palla. I due esterni Lazovic e Laxalt hanno fatto un gran lavoro, in particolare il secondo che ha asfaltato Tello e infilato Tomovic. Proprio Laxalt ha preso una traversa, in solitudine nell’area viola, su lungo cross da destra di Lazovic. E’ vero, il Genoa ha picchiato troppo e Banti avrebbe potuto fare qualcosa in più, ma gli uomini di Juric andando avanti a folate hanno spinto la Fiorentina indietro. Kalinic non ha ricevuto un pallone, è apparso isolato là in avanti. L’unica chance viola è arrivata un secondo prima che l’arbitro sospendesse la partita, con una punizione di Ilicic neutralizzata da Perin. Il Genoa, nel frattempo, su un rinvio maldestro di testa di Tatarusanu finito sulle trequarti, con Rigoni aveva sfiorato il vantaggio: efficace il salvataggio di Astori. Normale l’esordio di Maxi Olivera, comunque ha rotto il ghiaccio.
Nessuno può sapere cosa sarebbe accaduto dopo, magari nella ripresa la Fiorentina sarebbe uscita, chissà… Restando ai primi 28 minuti viene da pensare che la pioggia abbia salvato la Fiorentina, dandole una bella mano. La macchina di Sousa ci pare ancora in rodaggio. Ci sono dei problemi da risolvere. Il test di Salonicco - campo difficile che per altro la Fiorentina conosce bene avendoci vinto due anni fa, era il 23 ottobre, gol di Vargas - sarà probante. Ci aspettiamo progressi, insomma passi in avanti.
Chiudiamo con la vicenda stadio: la società viola sembra voglia accelerare, presentando addirittura in anticipo il project financing. Tutto sarebbe pronto. Se ciò si verificherà, significherà che i Della Valle hanno deciso di puntare molto, se non tutto, sul progetto stadio-cittadella. Una infrastruttura decisiva per il futuro della Fiorentina, a prescindere da chi in futuro governerà il club viola.