IACHINI: UN PIENO DI ENERGIA. PRIMO GIORNO, TANTO LAVORO. CUTRONE-PETAGNA ALLO SPRINT. CAIRO BLOCCA ZAZA, PIATEK SI PUÒ FARE. DUNCAN IL MEDIANO CHE SERVIREBBE

30.12.2019 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
IACHINI: UN PIENO DI ENERGIA. PRIMO GIORNO, TANTO LAVORO. CUTRONE-PETAGNA ALLO SPRINT. CAIRO BLOCCA ZAZA, PIATEK SI PUÒ FARE. DUNCAN IL MEDIANO CHE SERVIREBBE
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Falsini

E’ stato il primo giorno di Iachini con la squadra perché i giocatori fino a ieri - tranne Chiesa - erano in vacanza. Ma Beppe aveva già cominciato alla vigilia di Natale a immergersi nel mare viola. Senza perdere un instante. Compresa la lunga conferenza stampa nella quale chi non lo conosceva ha avuto modo di capire e apprezzare la concretezza dell’uomo e la metodologia del tecnico: il lavoro. Non sono parole vuote. 

Il primo giorno di allenamenti al Centro Sportivo Astori ha visto i giocatori in campo per 2 ore e 25 minuti. Giusto per conoscersi da subito. E’ vero che non conta la durata, ma la qualità del tempo però è un segnale: Iachini ha sempre lavorato così pensando che i giocatori debbano faticare come lui si mangiava i polmoni in partita. Schietto, umile, senza mettersi sul piedistallo rispetto alla truppa, ma esigendo impegno assoluto. Soprattutto quando una squadra si trova messa male in classifica come nel caso della Fiorentina. L’incontro con i giocatori è andato bene, Iachini si è presentato così come appare: semplice e determinato. Lavorare tanto significa intervenire sul lato psicologico, il gruppo è sgonfio mentalmente. Vuol dire anche pescare nella rosa quelle risorse ancora inespresse. Poi la preparazione fisica: Iachini va giù duro su quel terreno, pretende intensità, figuriamoci poi quando devi salvarti. Vuole, come ha detto, una squadra molto ordinata e quindi tatticamente per ricercare quella pulizia di movimenti dovrà lavorare tanto. Se Rocco Commisso è “fast, fast, fast”, Iachini è “lavoro, lavoro, lavoro”

Il resto toccherà alla società. Ieri c’è stato anche un summit di mercato per chiarire con Iachini le priorità: il tema attaccante è il più cogente. I nomi restano i soliti noti, salvo sorprese: Petagna e Cutrone piacciono tanto anche se il secondo sembra più facile da raggiungere rispetto al primo, la SPAL se dovesse privarsene dovrebbe avere subito il sostituto pronto, dato che è il miglior giocatore di Semplici. Per Cutrone si tratta sul prezzo. Quello che intriga di più resta Piatek, ma anche qui il listino non è uno scherzo. Su Zaza ci sarebbe un veto del presidente Cairo che proprio non penserebbe a cederlo. Però si posano sempre trovare argomentazioni importanti per sbloccare un affare. 

A centrocampo quello più adatto pare essere Duncan che Iachini ha allenato due anni fa a Sassuolo. Un mediano di grande grinta che farebbe davvero un gran comodo ai viola. 

Il 2019 è ai titoli di coda, ma il mercato è alle porte. Anzi, a dir la verità non finisce mai…