È DECISO: I DELLA VALLE NON VENDONO PIÙ. SOCIETÀ AFFIDATA AI MANAGER E IN AUTOFINANZIAMENTO. A GENNAIO CACCIA A DUE DIFENSORI ESTERNI. CON BADELJ SI TRATTA IL RINNOVO. 11 MILIONI PER IL CENTRO SPORTIVO GIOVANILE. OK ALLO STADIO
Era scontato, ora è certo: i Della Valle la Fiorentina non la vendono. Ammesso e non concesso che a vendere ci abbiano mai provato davvero. E’, in estrema sintesi, ciò che emerge da un consiglio di amministrazione chiamato a confermare e approvare le linee guida di questo e degli anni a venire. I Della Valle anche ieri non c’erano, ma restano proprietari e sono stati loro a dare le indicazioni.
Per il presente e l’immediato futuro hanno delegato tutto al presidente esecutivo Mario Cognigni e ai dirigenti-top per strutturare una società sempre più al passo con i tempi, con manager di alto livello in ogni divisione, una società in grado di reggersi completamente sulle sue gambe, in regime di autofinanziamento. Tutto questo grazie ad uno sviluppo sempre più intenso del settore marketing e di altre attività economiche e commerciali. Ma soprattutto anche grazie al lavoro del settore sportivo sempre più teso alla scoperta e alla valorizzazione dei giovani con lo scouting internazionale e la crescita dei ragazzi del vivaio. Insomma, l’obiettivo è puntare su una squadra in grado di fare buon calcio, magari con campioncini fatti in casa, senza sottostare completamente alle leggi di un mercato folle.
Si accelera verso quella che è sempre stata l’idea dei Della Valle, strutturare la Fiorentina in modo che possa reggersi completamente sulle sue gambe, senza il bisogno di una proprietà costretta tutti gli anni a mettere soldi. Naturalmente per seguire questa strada serviranno anche degli investimenti. Lo stadio è nodale e abbiamo già spiegato molte volte come soltanto attraverso la Cittadella Viola potranno arrivare grandi risorse da immettere nelle casse viola. Su questo i Della Valle non mollano: è stato ribadito anche ieri che il progetto va avanti, in attesa dei tempi burocratici dell’amministrazione che dovrà liberare l’area Mercafir.
Accanto allo stadio, però, è stato deciso anche un pesante investimento (undici milioni) per il centro giovanile che dovrebbe sorgere in un’area nel comune di Bagno a Ripoli. Ieri è stato presentato il progetto di massima, undici campi, uno dei quali con tribuna per ospitare la Primavera, una struttura modernissima tutta dedicata alle squadre giovanili. Assolutamente all’avanguardia.
Solo quando la Fiorentina potrà reggersi sulle sue gambe e avrà riacquistato il valore sportivo che merita, i Della Valle torneranno a prendere in considerazione l’idea di vendere. L’ambizione è di lasciare, tra qualche anno, una Fiorentina società-modello.
Nel frattempo è stata presa in esame anche l’attualità, il momento sportivo non esaltante e il ridimensionamento in atto. I conti sono tornati sotto controllo, in regola con il fair play finanziario. Quindi si può tornare a investire. Qui è entrato in campo Corvino che ha spiegato le sue idee per migliorare quanto fatto fino ad oggi.
A gennaio, salvo qualche occasione straordinaria, si punterà soprattutto sulla ricerca di esterni difensivi con più gamba e di livello superiore aglio attuali. Non sarà facile. Il ruolo è delicato, ma Corvino, a suo dire, ci proverà. C’è molta attenzione anche alla posizione di Badelj, giocatore importante, in scadenza, che dal primo febbraio (in teoria) potrebbe firmare per un’altra squadra. Il direttore generale dell’area tecnica ha dichiarato al Cda il suo ottimismo. Il discorso è aperto, più volte il giocatore avrebbe detto al Dg di essere felice a Firenze. Riuscirà Corvino a tenerlo? Lui ci prova, sarà un’impresa ardua visto che il giocatore ha molti estimatori e con il cartellino in mano strappare un contratto da quattro milioni di euro (che la Fiorentina non può pagare) non dovrebbe essere così difficile. Se Badelj restasse davvero sarebbe un bel colpo per la prossima stagione, comunque un grave problema in meno. La palla passa a Corvino, vedremo se sarà più bravo di Simeone a metterla dentro…Sempre in chiave mercato, l’idea corviniana è quella di far andar via a gennaio gli scontenti, quelli che giocano poco e vogliono più spazio. Hagi in testa.
Fin qui quanto emerso dal Cda. Intanto però c’è da pensare all’attualità e a una squadra che, ribadisco, è modesta. I trombettieri, li conosco bene, si erano scatenati dopo il pari di Napoli. Consiglio un maggiore equilibrio perché il campionato della Fiorentina sarà più meno questo. Buone cose quando tutto funziona al massimo e il gioco regge, difficoltà quando qualche elemento di maggior qualità (Veretout, Thereau, Benassi) non rende al cento per cento. Prendersela con le scelte di Pioli come fanno i trombettieri, vuol dire nascondere una panchina con poche alternative e un mercato che ha fallito troppi obiettivi. Non ho ancora conosciuto un allenatore che non fa giocare quelli buoni, se Pioli tiene sempre i soliti in panchina un motivo ci sarà... Comunque, per la cronaca e per onestà intellettuale, segnalo che la disastrosa Fiorentina di Paulo Sousa l’anno scorso aveva tre punti in più rispetto a quella di oggi, naturalmente dopo diciassette giornate. Fate voi. Se poi c’è chi si accontenta di poco, buon per lui, ma la Fiorentina per me merita di più. E non voglio sentir parlare del Milan e del suo fallimento. Anzi, a maggior ragione, la Fiorentina dovrebbe approfittarne, una concorrente in meno per il settimo posto è tanta manna...