DE PAUL ENTRO SABATO, SUPER COLPO DA 30 MILIONI: DECIDE ROCCO. SIMEONE ALLA SAMP PUO’ AIUTARE. TORNA L’IDEA POLITANO, ALL’INTER E’ CHIUSO DA SANCHEZ. RAPHINHA TOLTO DAL MERCATO. CACERES, TUTTO OK. DALBERT MEGLIO DI BIRAGHI

29.08.2019 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
DE PAUL ENTRO SABATO, SUPER COLPO DA 30 MILIONI: DECIDE ROCCO. SIMEONE ALLA SAMP PUO’ AIUTARE. TORNA L’IDEA POLITANO, ALL’INTER E’ CHIUSO DA SANCHEZ. RAPHINHA TOLTO DAL MERCATO. CACERES, TUTTO OK. DALBERT MEGLIO DI BIRAGHI
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© foto di Federico De Luca

Sono giorni decisivi, l’affare De Paul si chiude entro domani, al massimo sabato, o non si farà più. Questa è almeno la sensazione di tutti gli operatori di mercato che vedono molte complicazioni e controindicazioni, è difficile siglare un affare del genere a poche ore dalla chiusura delle trattative.

La situazione nelle ultime ore non è cambiata e non ci sono stati più contatti fra la Fiorentina e il club friulano. L’Udinese valuta Rodrigo De Paul 35 milioni, dieci in più di quanto sia la valutazione della Fiorentina che si è fermata a 25 milioni, eventualmente più bonus. Come vi avevamo anticipato, lunedì scorso c’è stato un lungo summit fra Commisso, Barone, Pradè, manager ammnistrativi e avvocati viola per valutare l’impatto di una operazione simile sui conti della Fiorentina ed è stato deciso che non è il caso di farsi prendere per il collo da nessuno, come si dice in certe situazioni.

Commisso i soldi avrebbe anche voglia di metterli, ma non c’è alcuna intenzione di pagare i giocatori oltre il loro reale valore. Le idee non sono cambiate in queste ultime ore, anzi Pradè è tornato a Firenze da Milano, convinto che sarà quasi impossibile riprendere il dialogo con l’Udinese.

Ci sono però alcune variabili che vanno considerate e colpi di scena sempre possibili. Il giocatore ha voglia di lasciare l’Udinese e non l’ha mandato a dire. La sua scelta è caduta su Firenze, ha pronto un potenziale accordo per cinque anni a 1,5 milioni a stagione a saliare con i bonus. Non sembra tipo da puntare i piedi, però non si sa mai. L’Udinese ha chiuso le porte perché a cinque giorni dalla fine del mercato sarebbe quasi impossibile reinvestire adeguatamente, con giocatori giusti, la cifra incassata per De Paul senza indebolire l’organico. L’argentino è un top player, il trasferimento di certi giocatori necessità di tempi più lunghi, De Paul può partire soltanto per una cifra più alta rispetto alla reale valutazione, il sacrificio deve valere davvero.

E’ possibile che la Fiorentina in queste ore decida di strapagare De Paul come vuole l’Udinese?

Commisso e Barone non hanno nascosto l’interesse e sanno benissimo che questo giocatore è forse l’unico in grado di far fare oggi un netto salto in avanti alla Fiorentina, l’ideale per il gioco di Montella, un jolly prezioso. I conti però vanno rispettati, forse si potrebbe derogare soltanto con una follia di Commisso e soldi personali immessi con la sponsorizzazione Mediacom e la contemporanea cessione di Simeone dal quale la Fiorentina conta di incassare una quindicina di milioni. La Samp tratta, se Defrel sceglie il ritorno al Sassuolo si potrebbe anche chiudere.

Ma, come detto, è tutto complicatissimo. Resta la fiducia che qualcosa si possa ancora fare, l’attenzione è alta, ma il tempo incombe. Non bisogna mai dimenticare che questa proprietà ha cominciato a lavorare soltanto a giugno e il mercato si deve programmare già a marzo-aprile e anche prima, per i colpi alla De Paul.

Pradè intanto continua a seguire anche le altre piste, ma Raphinha è finito fuori dal mercato perché lo Sporting ha deciso di vendere Bruno Fernandes al Real Madrid.

Ieri s’è riparlato anche di Politano che all’Inter era già una riserva e adesso passa addirittura in quarta-quinta posizione scavalcato pure dall’arrivo di Sanchez. E’ un grande professionista, ma ovvio che non sia contento. Anche qui, però, l’operazione sarebbe fattibile a cifre molto alte. L’Inter lo ha riscattato un mese a 24 milioni, logico se oggi ne chiede trenta. Il giocatore guadagna due milioni e per accettare la Fiorentina, senza coppe, come minimo pretenderebbe tre milioni d’ingaggio. Cifre oggettivamente troppo alte perché, ricordiamolo, per il salary cap il monte ingaggi viola non può superare i 56-58 milioni e l’arrivo di Ribery ha dato un bel colpo in alto.

Ma l’abilità e i rapporti personali buonissimi con la totalità degli operatori di mercato di Daniele Pradè inducono comunque a un cauto ottimismo. Il Ds viola ha comunque contatti aperti, spera di poter centrare un colpo giusto qualità-prezzo dell’ultimo minuto, un esterno o anche una prima punta. Se dovesse capitare la Fiorentina ci sarà.

E siccome il mercato è strano, alla fine potrebbe anche succedere che l’Inter non voglia tenere scontenti, che l’Udinese abbia voglia di far cassa…Occhi aperti e fari accesi con la consapevolezza che trattasi di triplo salto carpiato…difficoltà massima.

Intanto però si sta sistemando la difesa. Fra Tonelli e Caceres la scelta tecnica è caduta sull’uruguagio che può giocare centrale, ma soprattutto esterno a destra e sinistra come ha fatto in coppa America. Un giocatore duttile ed esperto. L’intesa c’è, si stanno limando i particolari. Ballano trecentomila euro per il contratto e l’accordo per l’opzione o meno sul secondo anno. Anche qui non si aspetterà la chiusura del mercato (Caceres è svincolato), o si fa oggi oppure la Fiorentina si ributta su Tonelli del Napoli e l’uruguagio inizia a trattare con il Cagliari o società spagnole che l’hanno richiesto. Ma si chiuderà oggi al 99 %, anche per i buoni rapporti con Davide Lippi che ha portato alla Fiorentina Franck Ribery.

Per me è un ottimo colpo anche Dalbert. Ricordiamo che due anni fa questo giocatore è stato pagato 24 milioni e lo volevano le migliori squadre d’Europa. All’Inter ha deluso, troppe pressioni, troppe attese, non gli hanno dato il tempo di ambientarsi nel calcio italiano. Ha qualità tecniche e gamba da giocatore di livello, se Montella lo aiuterà a ritrovare le sue qualità e tornerà a giocare sereno, può diventare una carta vincente. A Pradè lo ha consigliato anche Spalletti che in allenamento gli ha visto fare cose da grande… Nessuno invece rimpiangerà Biraghi che l’Inter ha corteggiato più per ragioni di regolamento Champions (è nato nel vivaio nerazzurro) che altro. Conte dovrà lavorarci parecchio…

Ad oggi la Fiorentina è questa: Dragowski; Lirola (Caceres), Milenkovic, Pezzella, Dalbert; Pulgar, Badelj, Castrovilli (Benassi); Chiesa, Vlahovic (Boateng), Ribery (Sottil). E’ la ripartenza, ci siamo, aspettando De Paul…sperando non sia Godot…