CHE ERRORE PERDERE PRANDELLI E MONTOLIVO
Un'altra edizione di Italia-Germania entra nella storia. Una nuova notte azzurra di emozioni forti, di calcio vero, costruito sul gioco e non sull'annientamento di quello avversario. Una squadra protagonista di un cambio culturale: abbiamo preso a pallonate inglesi e tedeschi. Qualcosa in piu' di una semplice vittoria, siamo andati oltre. In questa nuova edizione di Italia-Germania c'è anche un pezzo di Fiorentina. Purtroppo declinata al passato prossimo. Che rabbia...
Cesare Prandelli e Riccardo Montolivo sono stati protagonisti assoluti di questa sontuosa partita. L'allenatore ha modellato il gruppo a sua immagine nonostante che fosse la Nazionale, cioè una selezione e non una formazione di club, con la quale lavorare quotidianamente. Cesare non ha sbagliato, fino ad ora, una mossa; dallo schema alla scelta degli uomini. Nessuno lo ha tradito. Prandelli ha gestito due talenti 'matti' come Cassano e Balotelli, laddove altri ct avevano fallito o addirittura abbandonato l'idea prima di cominciare. Il capolavoro, però, è stata l'organizzazione tattica: grazie a questa l'Italia ha acquisito una mentalità che la rende sicura dei propri mezzi e finalmente celebrata in un altro modo nel resto del mondo. A Firenze lo conoscevano tutti il valore di Prandelli, adesso è chiaro anche per il Paese.
Montolivo ha diviso spesso i tifosi viola: chi lo considerava, a ragione, un centrocampista molto forte in viaggio verso una crescita definitiva, e chi invece lo criticava, a tal punto da rifilargli soprannomi poco simpatici. C'è sempre tempo per ricredersi e noi speriamo che questo secondo gruppo di sostenitori viola, vedendo Italia-Germania, abbiano capito di aver preso un abbaglio. Una prestazione gigantesca quella di Montolivo: ha lottato con la grinta di De Rossi e ha giocato la palla con la classe di un grande numero 10. Nel lancio per Balotelli, cioè quello del raddoppio, i meno giovani hanno rivisto la gittata e la precisione di Antognoni.
Prandelli e Montolivo non sono più della Fiorentina: la società viola ha commesso un errore storico nel perderli. Cesare aveva creato un lustro di tante soddisfazioni e pochi dolori: dal gioco alla mentalità. Trattasi di cultura calcistica. Aver posto in essere le condizioni per interrompere il rapporto fino ad 'accompagnarlo' verso la Nazionale, è un segno meno che peserà sempre sulla Fiorentina recente. Chissà cosa avranno pensato i Della Valle vedendo giocare l'Italia. Chissà quanti rimpianti avranno partorito. Perdere, poi, a zero euro un giocatore come Montolivo è stato un altro errore robusto, commesso dalla dirigenza viola al completo. Dalla proprietà agli altri manager. Un'impresa all'incontrario... La crisi della Fiorentina attuale, dunque, parte da molto lontano.
Ma dalle grandi cadute ci si può rialzare, gli errori servono per migliorare, se si ha desiderio di farlo. Per non parlare di Balzaretti, Maggio, Diamanti e Chiellini che hanno indossato la maglia viola. E del fiorentino Barzagli che nel 2008 doveva arrivare a Firenze e invece per un pugno di euro l'affare saltò... Dicevano che era un giocatore normale e invece è un centrale fortissimo. E' una notte speciale: speriamo che abbia insegnato tanto alla società viola.